I maestri: Catullo

Bozza automatica 2983
 
 
 
 
Amiamoci, mia Lesbia, e prendiamoci,
e le stronzate dei vecchi frustrati,
tutte, consideriamole nulla.
S’alzi il sole e rimuoia, ma quando
il giorno s’estinguerà di noi
faremo un’unica notte, per sempre.
Dammi la tua bocca, mille
volte e poi cento e mille ancora
e cento, e mille, volte la tua bocca.
E quando ne perderemo il conto
mescoliamoci ancora, che non si possa
saperlo così che nessuno
ci maledirà, per il numero dei baci.
 
 
libera traduzione di Alessandro Canzian