Laureato in Filosofia all’Università di Bologna, Angelo Andreotti (1960-2023) si è sempre occupato di linguaggi artistici e, dal 1985, ha iniziato a pubblicare saggi su arti visive e letteratura, tra i quali Il silenzio non è detto. Frammenti da una poetica (Mimesis, 2014), Il nascosto dell’opera: frammenti sull’eticità dell’arte (Italic, 2018) e la raccolta di racconti Il guardante e il guardato (Book Salad, 2015). Insieme a Nicoletta Polla-Mattiot e Duccio Demetrio ha contribuito alla fondazione della LUA - Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari. Sul finire degli anni Novanta si è dedicato alla poesia pubblicando, oltre che su riviste e in antologie, anche diversi volumi; tra i più recenti Parole come dita (Mobydick, 2011), Dell’ombra la luce (L'arcolaio, 2014), A tempo e luogo (Manni, 2016) e L’attenzione (puntoacapo, 2019). Con la curatela di Giancarlo Pontiggia è uscita postuma Pietre di passo (puntoacapo, 2023). È tra i fondatori della rivista Laboratori critici