Alessandro Canzian suggerisce Biagio Marin
Te caresso i genugi
mori, e i cavili nigri.
Tu son comò un’anfora cota
piena de vin.
E i brassi xe l’anse.
E te togo e te bevo.
Soto ‘l sol sensa fin.
Ti accarezzo le ginocchia
more, ed i capelli neri.
Sei come un’anfora cotta
piena di vino.
E le braccia sono le anse.
E ti prendo e ti bevo.
Sotto il sole senza fine.