Alberto Bertoni suggerisce Elisa Nanini

Bozza automatica 2976
foto di Simone Maria Fiorani

 
 
 
 
Sogno di una luna a metà
 
È un passo sull’acqua addormentata
una luna a metà
la lontananza tesa
fino a sciogliersi in fango
fino all’asma dietro la pioggia.
La scaglia bendata del lago
mi chiede chi viene dall’altra parte.
Ci sono tele spoglie
che la sottrazione ci porta via
riempiendole di vento indisturbato.
Tra le mani a bicchiere accolgo
ninfea
un sorso annegato nel cielo,
il lenzuolo di vite
fuori dal tempo:
lascio blu pietra il segno
dell’ombra
che beve trasparenze. Un’arpa
con una corda in meno
suona il suo corpo spezzato
lo sfondo senza fondo di una barca
che al mattino si sveglia.
 
 
da Cosa resta dei vetri (Corsiero Editore, 2020)
 
 
 
 

È un esordio notevole, questo di Elisa Nanini, che conferma come un consistente patrimonio culturale, anche oggi (se non soprattutto oggi), promuova e rafforzi — senza danneggiarla — la libera manifestazione emotiva oltremodo cara alle ultime e ultimissime generazioni di poesia.

Alberto Bertoni

 
 
 
 

Elisa Nanini (8 marzo 1994) è nata e vive a Modena. Laureata in Lettere moderne, prosegue attualmente gli studi umanistici in Italianistica presso l’Università di Bologna. I suoi versi sono stati selezionati nello spazio La bottega di Poesia de «La Repubblica» (Bologna, maggio 2019), nei concorsi poetici Mosse di Seppia Cafè Vol. V (2019), Rimalmezzo (2020), In memoria di Don Carlo Lamecchi (2021), Premio Pordenonelegge Poesia “I poeti di vent’anni” (2021), Biennale di Poesia “Sui Muri di Lavacchio” (2021) e nelle riviste on line «Il Visionario» (2021), «Spine Produzione» (2021), «L’Altrove» (2021), «Alma Poesia» (2021), «Mosse di Seppia» (2021) e «Poesia del nostro tempo» (2021). Ha partecipato al Poesia Festival (ed. 2019, 2020, 2021) e al San Marino International Arts Festival (ed. 2021). Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie Cosa resta dei vetri (Corsiero Editore 2020), con nota critica di Alberto Bertoni. È stata ospite del salotto digitale «Carta Vetrata» (2020) e di «Hermes Magazine» (2021), testata giornalistica con cui ora collabora.