Speciale Territori di Poesia: Margarita Drago (Argentina) – ita/espa



 
 
 
 
Roosevelt Avenue
 
La calle es un espectáculo circense
personajes sin máscaras pululan la avenida
se disputan migajas y espacios de sobrevivencia
dos cuerpos adolescentes fundidos contra un muro
se chupan se beben se contornean
ajenos a centenares de ojos indiferentes
cuatro jóvenes que no llegan a los veinte
minifalda rosada botas altas de tacón
invitan con gestos cansinos
a los lascivos transeúntes
un viejo con paso tambaleante
sube las escaleras de un edificio
tras los pasos de una muchacha
que le balancea las nalgas
carritos con venta de frituras
puestos de verdura y fruta descompuesta
gigantescos trozos de lechón humeante
dorándose sobre parrillas herrumbradas
la calle se ha llenado de olores
de voces y pregones
el señor de la esquina de la 90
sentado en una silla desvencijada
ofrece un veneno que asegura
exterminar cucarachas y ratones
su pregón se confunde con la prédica amenazante
de la mujer que en la otra esquina
predice el fin de los tiempos
una vieja apostada en un rincón
abre su boca desdentada
suplica ayuda a una muchedumbre impasible
sostiene en su mano ruda una lata de café
en la que tintinean escasas monedas
un tren se aproxima sobre el elevado
que corta y hiere esta porción de ciudad
el tren se agita pita fuerte
llevando a cuestas su carga humana
su alarido mecánico se impone estridente
por un momento acalla
tanto pregón y gritería disonante
no hay una grieta por la que se filtre
un delgado hilo de luz
sobre esta geografía que desconoce
la calidez de auroras y crepúsculos dorados
no hay dioses que habiten esta tierra de nadie.
 
 
 
 
Roosevelt Avenue
 
La strada è uno spettacolo circense
personaggi senza maschere sciamano nel viale
lottano per le briciole e gli spazi di sopravvivenza
due corpi adolescenti fusi contro un muro
si succhiano si bevono si dimenano
ignari di centinaia di occhi indifferenti
quattro giovani che non arrivano a vent’anni
minigonne rosa stivali alte col tacco
invitano con gesti stanchi
ai passanti lascivi
un vecchio con un’andatura barcollante
sale le scale di un edificio
dietro una ragazza
che gli oscilla i suoi gluttei
carretti di frittura
bancarelle di frutta e verdura andate a male
giganteschi pezzi di maialino fumante
rosolando su griglie arrugginite
la strada è piena di odori
di voci e proclami
l’uomo all’angolo della 90esima
seduto su una sedia sfondata
offre un veleno che assicura
sterminare scarafaggi e topi
il suo annuncio si confonde con la predica minacciosa
della donna all’altro incrocio
predice la fine dei tempi
una vecchia in piedi in un angolo
apre la sua bocca sdentata
implora aiuto a una folla impassibile
tiene nella sua mano ruvida un barattolo di caffè
in cui tintinnano alcune monete
un treno si avvicina sul fuori terra
che taglia e ferisce questa parte della città
il treno si agita e fischia forte
portando il carico umano sulla sua schiena
il grido meccanico si impone stridente
per un momento tace
così tanti annunci e grida dissonanti
non vi è fessura dove attraversi
un sottile filo di luce
su questa geografia che non conosce
il calore delle aurore e dei crepuscoli dorati
non vi sono dèi che abitino questa terra di nessuno.
 
 
Traduzione di Rocio Bolanos
 
 
 
 

L’EVENTO