Speciale Halloween: Edgar Allan Poe


 
Evening Star
 
‘Twas noontide of summer,
And mid-time of night;
And stars, in their orbits,
Shone pale, thro’ the light
Of the brighter, cold moon,
‘Mid planets her slaves,
Herself in the Heavens,
Her beam on the waves.
I gazed awhile
On her cold smile;
Too cold- too cold for me-
There pass’d, as a shroud,
A fleecy cloud,
And I turned away to thee,
Proud Evening Star,
In thy glory afar,
And dearer thy beam shall be;
For joy to my heart
Is the proud part
Thou bearest in Heav’n at night,
And more I admire
Thy distant fire,
Than that colder, lowly light.
 
(1827)
 
 
 
 
 
 
La stella della sera
 
L’estate era al suo meriggio,
e la notte al suo colmo;
e ogni stella, nella sua propria orbita,
brillava pallida, pur nella luce
della luna, che più lucente e più fredda,
dominava tra gli schiavi pianeti,
nei cieli signora assoluta –
e, col suo raggio, sulle onde.
Per un poco io fissai
il suo freddo sorriso;
oh, troppo freddo – troppo freddo per me!
Passò, come un sudario,
una nuvola lanuginosa,
e io allora mi volsi a te,
orgogliosa stella della sera,
alla tua remota fiamma,
più caro avendo il tuo raggio;
giacché più m’allieta
l’orgogliosa parte
che in cielo svolgi a notte,
e di più io ammiro
il tuo fuoco distante
che non quella più fredda,
consueta luce.
 
(1827)
 
 
Traduzioni di Tommaso Pisanti
 
 
 
 
In copertina: René Magritte, “Compagni della paura” (1942)