Speciale contro la violenza di genere: Virginio Zoccatelli


 

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, la redazione di Laboratori Poesia sospende la programma dell’intera settimana e dedica, ogni giorno, lo spazio delle pubblicazioni a riflessioni e interviste. Molti gli amici poeti che hanno risposto al nostro appello. Oggi un commento di Virginio Zoccatelli.

La Redazione

 
 

Storie e vicende di violenza sulle donne sono presenti nelle Opere liriche della tradizione italiana ed europea: violenze con varie gradazioni di motivazioni, modalità e intensità, compresa la morte della compagna o amante. L’Opera “Carmen” (1875) di G. Bizet a mio avviso spicca tra queste, dove la gelosia di un uomo scatena una violenza che porta alla morte della protagonista: una storia simile a tante altre che oggi leggiamo purtroppo spesso nella cronaca.

L’Arte e la Musica sono da sempre straordinari strumenti di educazione.

Il compositore di musica è continuamente chiamato a scegliere e selezionare rapporti tra i suoni, i tempi, i ritmi, i timbri. Quando una musica ambisce ad essere espressiva e significativa questi rapporti diventano relazioni. Ogni relazione sviluppa in potenza una famigliarità, un legame differenziato ma pur sempre un legame. Donne, figlie, madri, mamme, sono termini tipici della famiglia, come pure compagno, marito, figlio, fratello! Se all’interno della famigllia avviene una violenza, anche estrema come la morte per omicidio e poi il conseguente suicidio, probabilmente significa che in questa famiglia erano presenti relazioni e legami sbagliati.

La relazione tra i suoni permette a ciascuna nota di risuonare ed essere significativa e funzionale.

Le relazioni tra le persone, anche famigliari, dovrebbe rispettare il principio di esistere nonostante tutto, anche se talvolta si generano dissonanze e dissapori.

Per questo io personalmente come artista, in alcuni lavori e opere che lo permettono, mi sforzo di discostarmi da stereotipi culturali sbagliati che sono da superare, e cerco di valorizzare un’idea di umanità che, anche nella differenza di genere, conservi la dignità, la libertà e la difesa della vita come conquiste dell’era contemporanea.

Quando una relazione si basa sulla prevaricazione dell’uno sull’altro, generando delle gerarchie, ad esempio di genere, tali gerarchie contaminano il concetto di relazione egualitaria.

Le gerarchie che alimentano pretese di possesso generano inevitabile violenza.

Si tratta di un’emergenza sociale di natura culturale: i linguaggi artistici dalla poesia alla musica, dalla pittura alla letteratura, possono contribuire molto alla divulgazione e conoscenza delle buone pratiche di relazione egualitaria tra i sessi e tra le persone in genere.

Virginio Zoccatelli

 
 

PS: se volete anche un sottofondo per le letture varie vi sengalo il titolo SIRIA del sottoscritto che si trova su youtube e Spotify.