Venerdì 16 settembre 2022
A cura di Elisa Longo
Abbiamo chiesto a Erica Donzella che ha presentato a Pordenone Scrusciu per la Collana Gialla di Pordenonelegge-Samuele editore come ha vissuto l’esperienza del festival.
Per me è stata un’esperienza unica. Non mi era mai capitato di essere ospite di un festival così grande e ben organizzato. Per me è un grande onore essere stata inserita nella Collana Gialla, una collana molto prestigiosa e soprattutto con un libro che è nato sulla scia di Pordenonelegge 2021. Lo scorso anno partecipavo a un incontro di poesia dialettale siciliana con altri poeti e da lì si è instaurato un bel dialogo con Roberto Cescon che mi aveva ascoltata ed è nato il lavoro su Scrusciu.
L’incontro con il pubblico è importante?
Sì, lo penso da sempre. Ho iniziato a scrivere e pubblicare a ventidue anni e ora ne ho trentaquattro. La poesia è fatta per l’incontro, non è fatta solo per il poeta o per la poesia stessa, è il concetto di azione. La poesia deve creare un movimento, anche un attrito se vogliamo che si manifesta con l’incontro con il pubblico.
Il libro contiene una sezione dialettale. Per te che peso ha l’uso del dialetto in poesia?
Avevo tenuto le poesie in dialetto sempre più indietro rispetto alle altre ed è la prima volta che le pubblico. Avevo paura del pregiudizio verso una lingua minore quale il dialetto è. Sto riscoprendo il piacere di quel tipo di oralità, sono le parole dell’anima, è la lingua che parlo tutti i giorni. Il mio dialetto siciliano è un impasto tra dialetto ragusano e dialetto catanese, è un ibrido, ma mi è funzionale per esprimere concetti che non arriverebbero in altro modo.
Quanto c’è di Goliarda Sapienza che consideri una dei tuoi riferimenti letterari in Scrusciu?
Per me Goliarda Sapienza è un’impronta importante. Io scrivo sia in prosa che in poesia. I primi testi di Goliarda Sapienza hanno un’atmosfera che mi sono portata dietro nella scrittura.
Da dove vengono le parole che scegli?
Io sono molto vicina alla strada, vengo da un quartiere popolare che ha una radice molto povera. Faccio però anche l’editor free lance e questo mette nel mio bagaglio personale una serie di strumenti del mestiere che mi sono utili. Questi due ambiti si mischiano, il linguaggio parlato incontra la tecnica del mestiere di autrice.
Erica Donzella lavora nel mondo dell’editoria come editor freelance ed è docente di Storia ed elementi dell’editoria italiana presso l’Accademia delle Editorie (Catania). Ha esperienze editoriali nella pubblicazione di racconti, saggi e romanzi: Io sono Altrove. Cercando Alda Merini (2016), Buon compleanno Barbie (2019), Labyrinthos. Un modello di scrittura (2021), tutti per Villaggio Maori Edizioni. Ha pubblicato poesia: Pyro e Lucky Strike (Prova d’Autore 2012, 2015), Quando cadranno i rumori (Scatole parlanti, 2019). Dirige Aleph-Scuola di scrittura (Catania).