Maurizio Cucchi propone Marco Pelliccioli

Maurizio Cucchi propone Marco Pelliccioli
 
 
 
 

La Redazione di Laboratori Poesia, dopo la rubrica Una domanda al Poeta (QUI) che ha già visto le risposte di Gian Mario Villalta, Luigia Sorrentino, Rosaria Lo Russo, Cristina Annino, Umberto Piersanti, Lucianna Argentino, Paolo Febbraro, Maria Grazia Calandrone, Annalisa Ciampalini, lancia un nuovo spazio di confronto e di proposizione della Poesia.

Poeti affermati e consolidati che propongono poeti giovani.

Dallo straordinario incontro di Una Scontrosa Grazia (il ciclo di incontri letterari della Samuele Editore) con Maurizio Cucchi, che ha avuto come focus la presenza/assenza di maestri letterari, di poeti più anziani e con esperienza a cui fare riferimento per confrontarsi, leggere e farsi leggere, con l’umiltà di un percorso in costruzione, la Redazione ha deciso di lanciare questa rubrica per stimolare la lettura all’insegna del maestro letterario come assunzione di responsabilità all’interno di una società letteraria sempre più parcellizzata e all’insegna del ribasso.

Proponiamo quindi il video di Maurizio Cucchi che ha dialogato con Alessandro Canzian e a seguire la prima proposta: appunto Maurizio Cucchi che propone in lettura Marco Pelliccioli.

Si ringraziano gli amici di Laboratori Poesia Matteo Bianchi e Christian Sinicco per il confronto e le idee in fase di preparazione della rubrica. Buona lettura.

La Redazione

 
 
 
 

 
 
 
 
Non so se è spavento, o gioia commossa,
quando scendo dal treno sfiancato la sera
(i freni bruciati, la calca, le scale)
ma tu mi travolgi luce che giaci sepolta per mesi
e torni d’estate con canti perenni
guizzi nel fiume, la vigna e il ciliegio
che per lunghi mesi ho atteso fiorire,
e lei alla finestra, i nudi polpacci
le mani ora giunte che incrociano il cielo.
 
(Marco Pelliccioli, da L’inganno della superficie, Stampa 2009, 2019)
 
 
 
 

Ancora giovane ma già decisamente maturo, molto attento al reale, nelle situazioni concrete e nei personaggi, nondimeno sicuro nelle scelte formali, in un utile esercizio di alternanza tra poesia in versi e prosa poetica.

Maurizio Cucchi

 
 
 
 

Marco Pelliccioli è nato a Seriate (Bergamo) nel 1982 e cresciuto a Brusaporto, piccolo paese della provincia bergamasca. Laureato in lettere moderne e cinema alla Sapienza di Roma, lavora nell’editoria. Ha pubblicato le raccolte di versi: L’inganno della superficie (Stampa2009, 2019), L’orfano (LietoColle-Pordenonelegge, 2016; Premio Colline di Torino), C’è Nunzia in cortile (LietoColle, 2014; Premio Albero Andronico). Del 2015 è il romanzo A due passi dal treno (Edizioni Eclissi), segnalato dal Premio Calvino. Un dandy a teatro. Oscar Wilde e Woody Allen (Ed. MEF) è un saggio del 2008. È incluso nell’antologia Giovane poesia italiana (Pordenonelegge, 2020), tradotta in inglese, francese, spagnolo e tedesco e nell’Antologia di giovani poeti italiani (Vakxikon, 2019), tradotta in greco. Cura la rassegna La poesia e la fontana al Teatro Fontana di Milano, dedicata a voci emergenti e maestri della poesia contemporanea.