Manuale tragicomico per sopravvivere ai poeti – e una buona poesia .15


 
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Una delle cose che più mi divertono del mondo della poesia sono i critici.

Come ho già detto non esiste più la critica negativa, come ovvia conseguenza della democrazia delle lettere dove chi si oppone al pensiero dominante non è più chiamato resistenza, perché quest’ultima è il paravento del pensiero dominante stesso.

I critici oggi sono un po’ come degli emissari degli amici e degli amici degli amici costruendoci su veri e propri filoni di pensiero. Anche in questo caso non parliamo di poesia, né di riflessione alcuna sulla poesia, ma semplicemente di il simile conosce il simile.

Un po’ come nei concorsi, organismi che sono obbligati ad autoalimentarsi per sopravvivere.

Alessandro Canzian

 
 

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Sospensione
 
Ho avuto come una visione
tesa alla salvezza
il biacco il ratto correvano all’alto
salivano dentro verticali
scritte nell’aria si aggrappavano
a quella sospensione.
Ho avuto come una vertigine
ricacciata in caduta
dalla mano esperta dal calcagno
l’uno sventrato e l’altro
con la testa sfondata da una pietra.
Sale sparso sulla terra
umana gloria ci ha donato
diversi e postumi rimorsi.
 
Antonio Lillo
 
 
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