Manuale tragicomico per sopravvivere ai poeti – e una buona poesia .1


 

L’estate di Laboratori Poesia continua con uno speciale a cura di Alessandro Canzian. Un piccolo Manuale tragicomico per sopravvivere ai poeti, con una buona poesia a conclusione di ogni puntata. Buona estate!!!

La redazione

 

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Siamo nel 2022, a più di vent’anni dal Millennium Bug e dalle Torri Gemelle, dopo la crisi del 2008, dopo la pandemia, purtroppo ancora dentro alla guerra in Ucraina.

Dichiaro subito il punto di partenza di questo scritto: mi occupo di poesia avendo fondato una casa editrice nel 2006. Anche prima mi occupavo, o tentavo di occuparmi, di poesia. Leggevo, avevo anche fatto una piccola pubblicazione, lavoravo per una rivista online dove avevo confezionato una prima antologia di versi sul vino.

Il tempo passa, le esperienze si ammassano sul cuore. In quattordici anni di casa editrice ho visto e incontrato centinaia di poeti, alcuni li ho perfino pubblicati, con altri ho litigato e con altri ancora mi sono trovato a farmi una grandissima domanda:

cos’è un poeta?

Scrivo queste righe non per dare una risposta alla domanda precedente, che tutto sommato è sciocca, ma per fissare alcune considerazioni basate sull’osservazione.

La prima:

questa nostra veloce epoca ansiosa ha avuto l’effetto di banalizzare tremendamente la poesia.

Alessandro Canzian

 
 

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Esseri testimoni di se stessi
sempre in propria compagnia
mai lasciati soli in leggerezza
doversi ascoltare sempre
in ogni avvenimento fisico chimico
mentale, è questa la grande prova
l’espiazione, è questo il male.
 
Patrizia Cavalli
 
 

foto di Dino Ignani