La mano è la pietra, il vetro, la terra – Matthias Ferrino


 
Eri nell’ombra che mortifica ogni cosa
e stavi solo in quell’ombra più estesa
della tua mano grandiosa, nel lungo trasvolo
oltre la comunione dell’Uno – fuori
dal cerchio – corrugando fino al seme
nel marcio della cesta il frutto
chiamato con nome di morte.
 
 
 
 
 
 
Il centro di un corpo è fuori da se stesso,
ovunque, là dove la pelle si dissolve.
 
Ogni albero contribuisce alla foresta
del nostro respiro, ed è una foresta.
La mano è la pietra, il vetro, la terra
bagnata sotto i piedi nudi dell’aria.
 
 
 
 
 
 
Felice fatica degli occhi e inutili
mani. In sé l’aria riaccomoda i respiri
del nostro andare appresso alle cose.
Nel corpo caldo del fuoco ridente.
 
 
da La sottrazione (Stampa2009, 2018)