foto di Dino Ignani
Sonetto per Hevrin Khalaf
per un altro inverno vedremo scorrere
video-sequenze in paesaggi sonori
sotto il tuo viso ritratto a mezzobusto sul web
e sarà un’idea condivisa della guerra
in suono aspirato e coesistenza pacifica.
Ma oggi che apro l’immagine alla notizia
ancora ti vedo al mattino bronzea Nefertiti
stringere alta sul capo l’acconciatura,
di tremila anni sorella mostrare e punire
la minaccia alla troppa bellezza.
E cercarti vicina nel nome, allo specchio
riflesso della mia più asciutta lingua
dove per variante potresti chiamarti Eva
mentre in curdo alla radice vuoi dire amica.
da album (nottetempo 2021)