5 poesie
la Redazione di Laboratori Poesia
con uno scritto introduttivo di Maurizio Cucchi
La Redazione di Laboratori Poesia propone 5 poesie fondanti per il proprio percorso. 5 testi, per ogni redattore, per ricordare da quali letture veniamo, a quali letture ancora torniamo.
Alessandro Canzian
Rocío Bolaños
Mario Famularo
Arianna Vartolo
Federico Migliorati
Carlo Ragliani
Vernalda Di Tanna
Dario Talarico
Daniela Pericone
Fabrizio Bregoli
Leonardo Guzzo
Emilia Barbato
Gisella Blanco
Chiara Evangelista
Da ragazzo avevo avuto la fortuna di imbattermi nelle uscite di alcuni libri fondamentali per la nostra poesia, e che avrebbero avuto anche per me un valore di rivelazione e apertura. Nel ‘65 usciva Gli strumenti umani di Vittorio Sereni, e nello stesso anno La vita in versi di Giovanni Giudici. Il ‘66 era stato invece l’anno di Le case della Vetra di Giovanni Raboni, di Rapporti di Antonio Porta, La tartaruga di Jastov di Giorgio Cesarano (che purtroppo non ho avuto la fortuna di incontrare personalmente) e l’anno dopo usciva Lotte secondarie di Giancarlo Majorino, che mi aveva anche introdotto alla poesia di Giampiero Neri, che lui stesso aveva scoperto e pubblicato sulla rivista “Il corpo” e di cui poi sarei diventato amico. Tutti autori che hanno avuto un ruolo decisivo, sul piano dell’autoriflessione e della conferma, in me, di orientamenti anche precisi, che necessitavano di una spinta forte, attiva, anche nella presenza di figure di riferimento con le quali confrontarmi. Questo dopo le prime, formidabili rivelazioni che mi erano venute dalle letture delle poesie di Pound e T.S.Eliot.
Ma un maestro è, appunto, un soggetto che agisce direttamente e personalmente, se non quotidianamente, sul nostro esprimerci e muoverci verso la migliore realizzazione delle nostre tensioni interne e per un giovane la sua viva presenza può essere indispensabile. Ho avuto la possibilità di potermi incontrare regolarmente (con l’eccezione che ho indicato, dovuta alla troppo prematura e improvvisa scomparsa del poeta) con gli autori che ho nominato e, all’inizio, soprattutto con Raboni e Giudici, così diversi nelle loro opere e nel loro umano carattere, ma entrambi capaci di aprire la parola della poesia al parlato nel perfetto controllo della pronuncia e di cogliere vive tracce di senso del nostro esserci nei risvolti in apparenza anche minimi della realtà quotidiana. Avevo avuto modo di conoscerli bene al tempo in cui preparavo la mia tesi di laurea su altri due autori da me amati, e cioè Andrea Zanzotto e Nelo Risi, così diversi tra di loro e insieme così imprescindibili nella straordinaria ricerca innovativa di quegli anni. E con Raboni, soprattutto, si parlava delle loro opere del periodo, come La beltà e Di certe cose.
Maestri, appunto, tutti quelli che ho qui nominato, esemplari nella loro anche semplice capacità di trasmettere ai più giovani possibili soluzioni espressive e di seguirne con attenzione il cammino.
Maurizio Cucchi
Indice:
Scritto introduttivo di Maurizio Cucchi
Alessandro Canzian
Inverno in chiaroscuro – Ferruccio Benzoni
Fu sempre certo di aver avuto… – Giorgio Bàrberi Squarotti
Tu ora sarai in casa, avvinta… – Luigi Aliprandi
George Gray – Edgar Lee Masters
Al Saint James di Parigi dovrò… – Eugenio Montale
Rocío Bolaños
Wanting to Die – Anne Sexton
Testamento – Claribel Alegría
Defensa de la alegría – Mario Benedetti
Altazor, Canto II – Vicente Huidobro
Como tú – Roque Dalton
Mario Famularo
Sopra sé stesso – Vincenzo Monti
Ich liebe meines Wesens Dunkelstunden… – Rainer Maria Rilke
Printemps – Paul Éluard
Vice Veris – Franco Fortini
世の中は… – Kobayashi Issa
Arianna Vartolo
Gold Mouths Cry – Sylvia Plath
Verano e Solstizio – Vittorio Sereni
Elegia – Beppe Salvia
El burro – Roberto Bolaño
Errata… – Giorgio Caproni
Federico Migliorati
L’ora di Barga – Giovanni Pascoli
Battendo a macchina – Giorgio Caproni
Verso Ferrara – Giorgio Bassani
Meriggiare pallido e assorto… – Eugenio Montale
Mille miglia – Vittorio Sereni
Carlo Ragliani
Buttate foglie sui morti… – Salvatore Toma
Sei la terra e la morte… – Cesare Pavese
Inno alla morte – Giuseppe Ungaretti
Nella belletta – Gabriele D’Annunzio
Scritto sull’ultima pagina – Arrigo Boito
Vernalda Di Tanna
I see thee better… – Emily Dickinson
Attesa – Vincenzo Cardarelli
Già vola il fiore magro – Salvatore Quasimodo
Desiderio di cose leggere – Antonia Pozzi
Time present and time past… – Thomas Stearns Eliot
Dario Talarico
Ohne Warum – Angelus Silesius
Jo o fâs fadìe par fâ… – Pierluigi Cappello
Virág voltam, gyökér lettem – Miklós Radnóti
Beleška o poetici – Ivan Lalić
Dati di fatto – Umberto Fiori
Daniela Pericone
Panorami grandissimi – Lorenzo Calogero
Su un calendario nuovo – Gesualdo Bufalino
Non resta scritto nulla – Bartolo Cattafi
Un viaggio che domani devo ripetere – Piera Oppezzo
In che consista la notte… – Nanni Cagnone
Fabrizio Bregoli
Miser Catulle, desinas ineptire… – Catullo
Noi sian le triste penne isbigotite… – Guido Cavalcanti
“O Tosco che per la città del foco… – Dante Alighieri
A se stesso – Giacomo Leopardi
Tu sei come una terra… – Cesare Pavese
Leonardo Guzzo
Onda per onda batte sullo scoglio… – Carlo Michelstaedter
This side of the truth… – Dylan Thomas
Rilucere inveduto d’abbagliati… – Giuseppe Ungaretti
Anniversario – Alfonso Gatto
Song – Seamus Heaney
Emilia Barbato
The Love Song of J. Alfred Prufrock – Thomas Stearns Eliot
Love Flea – Charles Simic
Mit wechselndem Schlüssel – Paul Celan
A l’échelle animale – Paul Éluard
Nei primi giorni… – Maurizio Cucchi
Gisella Blanco
En un ejemplar de «les chants de maldoror – Alejandra Pizarnik
Alla mia nazione – Pier Paolo Pasolini
Sereno il suolo mi rendeva… – Amelia Rosselli
Consorting With Angels – Anne Sexton
La courbe de tes yeux – Paul Éluard
Chiara Evangelista
Stiller Freund – Rainer Maria Rilke
In una stessa terra – Antonella Anedda
Traducendo Brecht – Franco Fortini
Morgendliche Rede an den Baum Griehn – Bertolt Brecht
La vita in versi – Giovanni Giudici