Umberto Piersanti propone Elisabetta Pigliapoco


 
 
 
 
L’equilibrio
 
L’equilibrio è un taglio orizzontale
tra la gola e il petto.
È la bolla d’aria ferma
in mezzo alla livella
quando neanche il respiro
è più certo.
 
ho trovato il mio centro nella goccia
che scavava la vena all’avambraccio
ho vomitato in dodici ore interi
i miei sedici anni e qualche giorno

 
L’equilibrio ce l’ho stampato
in faccia, come una smorfia.
Serra le labbra in un sorriso
distilla sagge sillabe e poche.
 
le borse sotto gli occhi di mia madre,
lo sguardo senza più orizzonti
per sempre vinto, riflesso nello schermo
acceso su un Sanremo senza gloria

 
Ancora oggi resta l’ossessione
la mano che passo tra i capelli
indice e medio a misurare
il venti per cento di speranza,
l’ho sciacquato tutto nella vasca
col rasoio ancora tra le mani

 
Equilibrio, una forma d’attesa
stand-by senza scadenza
tra vertigini e voragini
certe.
 
c’era l’ossigeno che entrava dalla porta
spalle forti e viso da bambino
col giubbotto scuro, l’incoscienza
del sorriso. Diceva già domani

 
il dolore di mio padre non entrava
spuntava la sua testa dalle scale
si appoggiava muto alla finestra
la mano apriva, in segno di saluto

 
 
 
 

Elisabetta Pigliapoco ha uno sguardo pacato e gentile capace di cogliere la natura attraverso sfumature tanto intense, quanto misurate. Ed è così anche per le vicende della vita. Il dolore, sempre sotteso, si rivela drammaticamente nello sguardo sgomento del padre di fronte al male che investe la figlia. È questo il momento più alto e toccante della raccolta La luce di taglio edita da Archinto, da cui il testo in esame.

 

Umberto Piersanti

 
 
 
 

Elisabetta Pigliapoco, poetessa e saggista, è nata nel 1972 a Jesi (AN) dove insegna materie letterarie nelle scuole superiori. Vive a Monsano (AN). Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro di poesia, La luce di taglio (Archinto). È anche autrice di saggi, tra cui la prima monografia dedicata al poeta e narratore Massimo Ferretti: Fuori dal coro. L’opera di Massimo Ferretti (peQuod, 2005). Ha curato insieme a Maria Cristina Casoni il volume La terra e le stagioni. Il modello marchigiano nella letteratura contemporanea (Fernandel, 2003). Nel 2006 ha firmato insieme a Massimo Fabrizi il capitolo Novecento del volume Introduzione alla letteratura delle Marche (Il lavoro editoriale). Nel 2010 ha curato per peQuod la raccolta di saggi dedicati alla poetica del luogo, Patrie poetiche. Luoghi della poesia contemporanea. Collabora alla rivista “Pelagos” ed organizza eventi e incontri di poesia e narrativa contemporanea.