Pordenonelegge 2022: la collana A27

Pordenonelegge 2022: la collana A27
 
 

Sabato 17 settembre 2022
A cura di Elisa Longo

 
 

La collana A27 di Amos edizioni ha presentato a Pordenonelegge i libri degli autori Bernardo De Luca e Mariagiorgia Ulbar. Al termine dell’incontro abbiamo posto alcune domande ai curatori della collana Maddalena Lotter, Sebastiano Gatto e Giovanni Turra.

 

Già dal nome A27, la sigla di un’autostrada del veneto, si pone come crocevia di percorsi e voci poetiche anche molto distanti tra loro, ma che cercano di restituire al lettore la complessità del mondo. Quanto tempo investe un curatore per vedere un libro realizzato?

Maddalena Lotter: Dipende dai libri, dipende dai manoscritti, dipende dagli autori. Un libro può aver bisogno di una fase di editing più lunga, noi teniamo moltissimo a questo, cioè a lavorare con l’autore sul testo che ci propone. Ci sono libri che necessitano di meno lavoro perché ci arrivano già pronti. Noi ci diamo un tempo di un anno generalmente. Quest’anno siamo passati a due pubblicazioni, prima ne facevamo tre all’anno. Non è sempre semplice arrivare già a metà anno con dei libri pronti, alle volte ci siamo trovati con l’acqua alla gola, mentre altre volte ci siamo trovati in anticipo sui tempi, dipende dai manoscritti.

 

Cosa cercate?

Sebastiano Gatto: Cerchiamo di allargare sempre il nostro panorama, il nostro immaginario, la nostra curiosità. Mi piace pensare che non pubblichiamo libri che ci piacciono, ma dei libri buoni. Quindi per cercare la qualità a se stante ci distacchiamo dai nostri gusti personali. Quando abbiamo incontrato e fatto entrare Maddalena Lotter nel gruppo ad esempio, cercavamo una voce di donna di una generazione diversa dalla nostra che riuscisse a intercettare delle cose che noi non riuscivamo ad intercettare. Quindi l’idea è quella di allargare sempre più il campo.

 

Quindi è necessario tanto lavoro di scrematura per cercare voci di qualità.

Giovanni Turra: Molte delle proposte che riceviamo sono irricevibili. Il motivo è stato ben espresso anche durante la presentazione di oggi dai nostri autori Mariagiorgia Ulbar e Bernardo De Luca. Chiunque scriva deve idealmente rapportarsi a un interlocutore, per poterlo fare in poesia bisogna conoscere la poesia.

 
 

Abbiamo fermato Bernardo De Luca che ha pubblicato e presentato l’ultimo libro Campo Aperto con A27.

 

La scrittura poetica per te è consapevolezza, coscienza, stream of consciousness o composizione?

Bernardo De Luca: In particolare per questo libro l’idea era quella di non avere gabbie precostituite. Sostanzialmente è un’idea fondata su una modalità di percezione, il sentire la lingua poetica come una percezione del mondo. Senza una gabbia precostituita noi possiamo immaginare che il testo porti a un processo di conoscenza. Attraverso la poesia non voglio istruire il lettore, ma voglio fare un processo di conoscenza che poi spero possa essere anche un processo di conoscenza per il lettore. E dico percezione perché penso che la lingua sia anche un sistema di percezioni della realtà. Noi abbiamo una confort zone che ci offre la possibilità di orientarci nel mondo, in una situazione quotidiana, ma il momento del testo poetico può essere qualcosa che ci costringe a spostare lo sguardo, a guardare in altro modo la realtà che ci circonda. Questo per me è il maggior processo di conoscenza del testo poetico.

 
 

Giovanni Turra è nato a Mestre nel 1973. Risiede a Mogliano Veneto. Insegna materie letterarie nei licei. Poeta e saggista, è condirettore della collana «A27 poesia» di Amos Edizioni.

Sebastiano Gatto è nato a Mestre nel 1975. Vive a Venezia. Ha pubblicato i libri di poesia Padre Vostro (Campanotto, 2000), Horse Category (Il Ponte del sale, 2009), Strada lavoro (Nervi, 2015) e Voci dal fondo (LietoColle – Pordenonelegge, 2015). Per Amos edizioni ha pubblicato due romanzi brevi: Le sette biciclette di César (2012) e Blues delle zucche (2015). Ha curato e tradotto libri di Julio Llamazares, Miguel de Unamuno, Juan Benet, Leopoldo María Panero, Eugenia Rico. Dal 2017 è curatore della collana di poesia A27 (Amos Edizioni) insieme a Maddalena Lotter e Giovanni Turra.

Maddalena Lotter (Venezia, 1990) esordisce nel 2015 con il libro di poesie Verticale (Lietocolle-Pordenonelegge, collana gialla). Nel 2019 pubblica una silloge dal titolo Questioni naturali all’interno del XIV Quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, a cura di Franco Buffoni) e, nello stesso anno, Mala, un progetto di poesia e illustrazioni (Collana Isola, diretta da Mariagiorgia Ulbar). Nel 2022 pubblica il suo secondo libro di poesie, dal titolo Atlante di chi non parla (Nino Aragno editore, collana “i domani” diretta da Laura Pugno, Andrea Cortellessa, Maria Grazia Calandrone). Dal 2018 è co-curatrice della collana di poesia A27 di Amos Edizioni.

Bernardo De Luca ha pubblicato i libri di poesia Gli oggetti trapassati (d’if, 2014), Misura (Lietocolle-Pordenonelegge, 2018) e Campo aperto (Amos, 2022). Insegna Letteratura italiana presso l’Università di Napoli “Federico II”. Si occupa prevalentemente di letteratura moderna e contemporanea. Ha curato l’edizione critica e commentata di Foglio di via di Franco Fortini (Quodlibet, 2018) e pubblicato la monografia Il tempo diviso. Poesia e guerra in Sereni, Fortini, Caproni, Luzi (Salerno editrice, 2022).