La zona vicino a Dio è poco battuta,
qualche anatra nera, qualche sterpo, qualche bestemmia,
persino qualche sparo, e un gran silenzio.
Un gran silenzio, una luce falsa, un’aurora che non piglia,
un parapiglia improvviso come un vento di chissà dove,
muta l’atmosfera, un coniglio drizza le orecchie.
Ma io che non ti attendo e non ti cerco ti ho trovato
nella tasca del ladro appesa all’osteria
con poca refurtiva e un attaccapanni di ruggine.
Rugge il fuoco come un’acqua su un carico acceso all’improvviso
dove il gioco si fa attento, manca la carta ladra
cercata nella manica; ma il cerchio è nella squadra
e l’inimmaginabile al fondo delle immagini.