Continuano gli speciali di Laboratori Poesia. Questa settimana presentiamo Paesaggi di Mina Campaner. Dal Ritiro Poetico di Laboratori Poesia e Samuele Editore dell’agosto scorso a Spilimbergo (le foto qui).
PAESAGGI
Fronde
È una foglia la poesia dell’albero
della vita.
Abbia l’esistenza una folta chioma.
Barco
E guardo dal Viale il campanile pendere
oltre il limite del proprio baricentro
rimanere attaccato alle fondamenta e
radicato dove l’aratro affonda il suo dente.
Ho piantato le radici in questo suolo
affogando la nostalgia nelle piene
di un Sile minore che esonda, lasciando
il fango di alti lidi nel Palù a Barco, ma
oltre l’argine la tenerezza di una madre.
Il nostro cuore
Due atomi si parlano pur lontani
cambiando all’unisono il loro spin.
Siamo un’essenza di atomi
che danza unitamente perché
la distanza è relativa.
La pompa
L’acqua sgorgava fresca vicino alla casa Martin
e dissetava la sete del paese. Portavo con me
la borsa e bottiglioni da riempire. Aveva il sapore
d’acqua di falda profonda, prima che l’Atrazina
la contaminasse.
Fluisce ancora in un pozzetto della piazza
inaccessibile. Ho nostalgia del capriccio delle pose
chini alla “pompa” a rinfrescarci bevendo gratis
scorpacciate d’acqua. Niente bollicine che
gonfiano la pancia, limpida e dissetante senza
aggiunta di coloranti.
Non ci sono sconti
Da quanto tempo non torno al mio paese
per viverne le strade, gli argini e i prati.
Il tempo scorre e con esso le stagioni così
in fretta da non lasciare sconti.
San Marco
Una giornata intera sulle “mutere”
a far capriole e ridere
perché il mondo era bello
anche a testa in giù.
Distacco
E mentre guardo il taglio netto
di monte e le pareti su cui
la frattura scavando lacrima
proprio là dove si infrangono le parole
ed è tremore di detriti e il versante frana
sui ghiaioni della contraddizione.
Non rimane che la nicchia del distacco
a memoria della perdita.
Andreis
Salire a respirare l’aria fresca dei monti e
ridiscendere dove l’afa toglie il respiro
perché non rimanere tutta la notte qui
e sentire l’acqua che scorre.
Fonte
Spruzzi tra le rocce il tuo sorriso
bevo alla fonte dalle tue mani
un abbraccio ed esisto.
Romantica
Farfalle brune, farfalle argento
sotto il lampione la tua mano cerco
in quest’aria umida d’Agosto.
L’Alba scorre e sussurra parole dolci
nel silenzio della sera che si fa bruma
e copre l’abitato. Arcana e magica
è l’atmosfera mentre ci avvolge
il calore di una coperta.
A mio marito
Se mi dice amore fiorendo
la rosa tra carezze e baci
profumerà le lenzuola, la pelle
e il senso di questo nostro stare
insieme.
Amore mi dice canzonando
il taglio profondo del sorriso
e ride la luce filtrando gli scuri
e gli occhi e le labbra
lo specchio e la fiamma.
Amore sussurra e si posa
la voce tra brividi di pelle
e la mano cerca il cielo e la luna
mentre la terra trema.
Il tuo sorriso dolce
Quando ordino il caffè
lo preferisco amaro e schietto
lo giro adagio con il cucchiaino
la tazzina mi parla di te
ti accarezzo il viso fino al lobo
soffio sul tuo orecchio e
mordo le tue labbra calde
poi ti bevo e lasci il tuo sorriso
in fondo e in ogni angolo di me.