non mi fermo rapita
a osservare gli stormi migratori
né il passero che becchetta nell’erba
preferisco la piuma dell’uccello
di fuoco sfolgorante la notte
il nevermore del corvo
martellare le tempie
la lama nella costola
definitiva
chi si esalta al ciliegio fiorito
alla rana in tuffo nello stagno
per me l’agguato del dubbio
l’inconcepibile teorema
il sale sulla piaga