Le fuggitive – Carmen Gallo


 

Uscirne vivi #12

Quando la regina Elisabetta, cui Riccardo III
ha ucciso i figli eredi al trono, chiede all’antica
nemica, la regina deposta Margherita, di inse-
gnarle a maledire i suoi nemici, lei consiglia di
pensare il male peggiore di quello che è, il bene
migliore di quello che è (in realtà).
 
Forbear to sleep the nights, and fast the day; / Compa-
re dead happiness whit leaving woe; / Think that thy
babes were sweeter than thy were, / And he that slew>
them fouler than he is.

 
Astenersi dal dormire di notte, e dal cibo di giorno /
confrontare la felicità morta con il dolore vivo / pensa
i tuoi figli più dolci di com’erano / e quello che li ha
uccisi più marcio di com’è.

 
 
 
 

Uscirne vivi #18

Rembrandt
 
Nel museo di Monaco, assediata da altre tele, il
Cristo risorto di Rembrandt ritrae il volto di un uomo
col petto e il torso privo di ferite. Guarito, risa-
nato, mai davvero toccato. Lo sguardo di Cristo
fissa bonario e indulgente lo spettatore che non
può ricambiare, preso com’è a cercare nell’im-
magine, a scrutare la ferita che manca.
 
 
 
 

Uscirne vivi #22

Superposition
 
È il 1935 quando Schrödinger immagina un gat-
to chiuso in una scatola metallica, collegata a
una macchina in cui un contatore Geiger ospita
una minuscola porzione di sostanza radioattiva
che può decadere o meno. Se gli atomi decado-
no, il contatore lo segnala e innesca la rottura
di una fiala di veleno che ucciderà il gatto. In
realtà, però, in virtù della sovrapposizione quan-
tistica, se ho capito bene, finché non si apre la
scatola, finché non c’è un osservatore che apre la
scatola, il gatto sarà per tutto il tempo contem-
poraneamente sia vivo che morto.
 
 
Le fuggitive, Carmen Gallo (Nino Aragno Editore, 2020)
 
 
 
 
 foto di copertina di Dino Ignani