Per la neonata rubrica Laboratoria, una volta al mese, vi segnalerò qualche verso che ha toccato il mio cuore e che spero sappia toccare anche il vostro. Selezionerò poesie fatte di piccole cose, alla portata di chi legge e di chi vive. Se avete delle proposte, potete scrivere a laboratoriapoesia@gmail.com, inviando un testo poetico con pari requisiti, nome dell’autrice o dell’autore e dell’eventuale traduttore o traduttrice.
Oggi, vi propongo una poesia di Roger McGough, buona lettura.
Beatrice Zerbini
Un’altra crisi di mezza età
3 di notte. Mi sento la morte addosso
e ho voglia di farla finita con tutto.
Prendo la scatola delle aspirine.
Ce ne saranno abbastanza?
Le conto una per una. 72?
Ne occorrono di più per essere sicuri.
Rovistando qui e là ne aggiungo altre trenta.
Dovrebbero bastare.
Prendo le prime due con un sorso d’acqua.
Mi sento meglio. Torno a letto. Mi addormento.
da Sconfiggere la gravità (Sestante, 1994)
Traduzione di Franco Nasi
Roger McGough, nato a Liverpool nel 1937, si erge come uno dei poeti più amati d’Inghilterra. La sua maestria nell’uso delle parole lo ha reso un autentico prestigiatore linguistico, apprezzato in tutto il mondo per la sua inclinazione naturale al gioco linguistico e il rimario vivace e innovativo. Oltre alla sua affermata carriera poetica, McGough ha scritto numerosi libri per bambini, confermando la sua versatilità creativa.
La sua biografia rivela una vita dedicata all’arte e all’espressione creativa. Nato a Litherland, nel Lancashire, McGough ha iniziato il suo percorso accademico all’Università di Hull. Negli anni ’60, ha vissuto nel Merseyside, dove, oltre a svolgere il ruolo di insegnante, ha organizzato eventi artistici insieme a John Gorman. In questa fase della sua vita, McGough ha contribuito a formare il celebre trio musicale “The Scaffold” con John Gorman e Mike McCartney, firmando un contratto con Parlophone nel 1966.
Il successo del gruppo è stato evidente, culminando con la conquista della vetta della UK Singles Chart nel 1968 grazie al singolo “Lily the Pink”, di cui McGough è stato il principale autore delle canzoni. La sua creatività si è estesa anche al mondo del cinema, dove ha scritto la maggior parte dei dialoghi comici per il famoso film d’animazione dei Beatles, “Yellow Submarine”, sebbene non sia stato ufficialmente accreditato.
Durante questo periodo fecondo, una raccolta delle sue poesie è stata pubblicata in collaborazione con Adrian Henri e Brian Patten nel volume intitolato The Mersey Sound nel 1967. Quest’opera ha contribuito a consolidare la sua reputazione nel mondo della poesia.
Il riconoscimento ufficiale della sua straordinaria carriera è giunto attraverso numerosi premi, tra cui il prestigioso Cholmondeley Award nel 1998. Nel 2004 McGough è stato insignito del titolo di Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico, sottolineando la sua significativa contribuzione al panorama artistico britannico.
La sua influenza e il suo talento continuano a fiorire attraverso la sua prolifica produzione letteraria. Opere significative come Collected Poems (2003), Everyday Eclipses (2002), e The Way Things Are (1999) sono solo alcune delle gemme presenti nella vasta collezione di McGough. La sua poesia abbraccia una varietà di temi e stili, dimostrando una versatilità che contraddistingue il suo straordinario talento.
Oltre alle sue realizzazioni poetiche, McGough ha dedicato parte del suo genio creativo alla letteratura per bambini, con opere come Slapstick (2008), Moonthief (2002), e The Magic Fountain (1995), che testimoniano la sua abilità nel coinvolgere un pubblico di tutte le età.