Più si faceva tardi, più diventavo lucido. È sempre stata la mia maledizione. Tutti dormivano già. Cercai di svegliare la mia amata, ma lei mi attirò sopra i suoi seni, insonnolita. Facemmo l’amore, lentamente, languidamente. Dopo, le parlai per ore della necessità della poesia, mentre lei dormiva come un sasso.
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La storia è un libro di ricette. I dittatori sono i cuochi. I filosofi quelli che scrivono i menu. I preti sono i camerieri. I militari i buttafuori. Il canto che sentite sono i poeti che lavano i piatti in cucina.
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La poesia che voglio scrivere è impossibile. Un sasso che galleggia.
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Reading di poesia. I quattro poeti continuarono a urlare per tutta la sera: «Il mio dolore è più grande del tuo».
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La speranza è che la poesia venga meglio del poeta.
da Il mostro ama il suo labirinto di Charles Simic (Adelphi, 2012)