LA LEZIONE UMANA E POETICA DI
CLARIBEL ALEGRÍA
VENERDI 25 GENNAIO
ore 21.00
Bezzecca LAB Milano
via Bezzecca 4, Milano
Relatori:
Zingonia Zingone
Mario Santagostini
Con interventi di:
Samuele Editore
Incontri Editrice
Claribel Alegría è tra le maggiori esponenti della letteratura centro e sudamericana, ed è attualmente tradotta in 15 lingue. Nata nel 1924 a Estelí, in Nicaragua, da padre nicaraguense e madre salvadoregna, trascorre l’infanzia e l’adolescenza nel Salvador. Nel 1943 si trasferisce negli Stati Uniti per studiare alla George Washington University, dove si laurea in lettere e filosofia. Lì incontra Darwin J. Flakoll, che sposa nel 1947 e con cui avrà quattro figli. L’anno successivo pubblica il primo libro di poesie, Anillo de Silencio, con l’aiuto e l’apprezzamento del Nobel per la letteratura Juan Ramón Jiménez. Tornata in patria si lega al Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale. Nel 1978 riceve a Cuba il premio «Casa de las Américas», il più prestigioso riconoscimento letterario latinoamericano. In seguitò le verranno conferite diverse onorificenze e vincerà un nutrito numero di premi letterari internazionali, tra i più recenti: il «Neustadt International Prize for Literature» (2006), le viene conferito il grado di «Commendatore dall’Ordine della Stella Della Solidarietà Italiana» (2010), il «Premio Camaiore Internazionale» (2016) e il Premio «Reina Sofía de Poesía Iberoamericana» (Spagna, 2017). Dopo aver vissuto in vari paesi europei e latinoamericani, nel 1979 Claribel e Darwin si trasferiscono in Nicaragua per scrivere libri di testimonianza sulla realtà centroamericana. Viene a mancare serenamente il 25 gennaio 2018.
In Italia le sue ultime pubblicazioni sono: Ceneri d’Izalco (con Darwin J. Flakoll, Incontri Edizioni 2011), Alterità (Incontri Edizioni 2012), Voci (Samuele Editore 2015), Amore senza fine (Fili d’aquilone 2018, pubblicato in Spagna nel 2016 da Visor con titolo Amor sin fin).
Evento organizzato in collaborazione con Samuele Editore e Incontri Editrice
tel. 02.86.89.44.33 tram 27, 9, 19 e 12 – bus 60, 73
Informazioni: e-mail bezzeccalab@gmail.com
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Sito: bezzeccalab.wordpress.com
Ingresso gratuito per i soci – tesseramento annuale € 5,00
LE EDIZIONI ITALIANE DI CLARIBEL ALEGRÍA
ALTERITÀ, Incontri Editrice, 2012
Parafrasando Rubén Darío, oserei definire Claribel Alegría come la donna che possiede “cuore di giglio, anima di cherubino, lingua celestiale”. La sua nobiltà di cuore è leggendaria. Nel mondo delle lettere, che, come tutti i mondi, ha i suoi sotterranei e i suoi vicoli bui e pericolosi, Claribel ha sempre abitato un parco ombreggiato e tranquillo, con una fontana centrale intorno alla quale si raccolgono i suoi amici più intimi. Non è un caso che persone del calibro di Mario Benedetti, Eduardo Galeano, Julio Cortázar, José Coronel Urtecho e Robert Graves l’abbiano accompagnata nel corso della sua lunga vita professionale. Perché alle doti letterarie di Claribel si associano straordinarie doti personali, che Coronel Urtecho definì come “la maestà segreta della sua persona”, e che io attribuirei a quella “anima di cherubino” di Claribel che quanti l’hanno conosciuta hanno cantato e narrato……
[…]
Risalta nell’opera di Claribel la notevole esattezza e precisione della sua parola poetica, di quella sua voce che lei lavora come fosse uno strumento appena inventato. La vita che Claribel racconta nelle sue poesie è una vita piena, cui non sono mancati amore, tensione, dubbi, il dolore altrui, la maternità, le morti o le trappole insidiose della quotidianità e dei suoi agi. Per la stessa ragione l’ampiezza dei temi e dello sguardo offrono di continuo rivelazioni che, più che spalancare la vista allo splendore, mostrano la sottigliezza di quanto si vede da dietro una fessura o alla luce di un lampo; sono dettagli apparentemente piccoli che lasciano intuire una complessità densa e affascinante. L’intimità e la profondità della sua voce ne fanno un prodigio di precisione e di semplicità. Claribel dice quel che deve dire senza squilli di tromba, senza artifici, ed è qui che ridiede la perfezione magistrale della sua poesia.
Gioconda Belli
CENERI D’IZALCO, Incontri Editrice, 2011
Alla morte della madre, Carmen dagli Stati Uniti torna in El Salvador, a Santa Ana, un luogo provinciale e ristretto che sembra schiacciare qualsiasi possibilità di realizzazione, soprattutto per le donne. In questo piccolo mondo cieco, dove la gente sembra vivere aspettando la morte, in un refuso di passato e presente, la donna mette in moto la macchina dei ricordi e nella sua testa si intrecciano gli avvenimenti dell’infanzia, lutti e piccoli episodi di vita borghese, con una storia nuova: quella che apprende dal diario di Frank, uno statunitense che aveva perdutamente amato sua madre Isabel negli anni ‘30, e tentato di portarla via da un matrimonio infelice, destandola da quella dimensione senza spazio né tempo in cui la donna sembrava ormai sopravvivere, rassegnata. Attraverso gli occhi di Frank, Carmen conoscerà nuove pieghe dell’anima di sua madre, condividendone la sofferenza e la forza e riflettendo su quanto spesso i figli dimentichino che i “propri genitori sono due individui con possibilità, desideri, limiti e un pugno di giorni da conteggiare”. Proprio come noi.
Chi era veramente Isabel? La sensazione è quella di una donna colta e raffinata che vive in un luogo che non le appartiene, una donna, madre nel cuore e nell’anima, che per amore della famiglia sacrifica se stessa, pur riconoscendo di amare ‘a suo modo’ anche quel marito infedele, una donna dal potenziale immenso, la cui consapevolezza di dover adempiere al proprio destino la guida alla rinuncia dell’unica chance di cambiamento legata al suo grande incontro d’amore. Il diario di Frank culmina nelle terribili giornate del gennaio 1932, quello che fu denominato ‘la Matanza’, il massacro dei contadini che vide migliaia di nativi morire sotto la scure sanguinaria di una dittatura che contribuì al genocidio degli indios del Salvador. Così, alle pendici di un vulcano ancora attivo, si consuma il dolore universale di un popolo e quello più intimo e silenzioso legato alle vicende personali di due donne, Isabel e sua figlia Carmen. La cenere che sembra scendere all’infinito copre l’urlo di un’intera etnia sopraffatta e le scelte mancate di una donna che, in punto di morte attraverso la consegna di un diario, ha deciso di lasciare testamento alla figlia di quel diritto inalienabile di felicità a cui lei stessa aveva rinunciato.
Nicoletta Stecconi
VOCI, Samuele Editore, 2015
L’amore. Alegría ha sempre scritto mossa e commossa dall’amore. La sua appartenenza alla corrente letteraria che si sviluppò in Centro America fra gli anni cinquanta e sessanta, la “Generación comprometida” o “Generazione Impegnata”, risponde più che a una sua adesione ideologica, all’empatia per i più deboli, gli sfruttati e gli emarginati. Infatti, l’amore per il suo popolo, che viveva tra dolore e morte, la spinge ad abbandonare la pace della sua residenza maiorchina e a trasferirsi in Nicaragua per combattere la rivoluzione con l’arma appuntita della parola. Nonostante la rabbia e il fuoco, la sua poesia non perde il delicato equilibrio estetico che colpisce il bersaglio con fermezza e un linguaggio semplice, talvolta colloquiale, che arriva a illuminare gli abissi più profondi dell’esistenza umana.
L’amore, la perdita, il dolore, il desiderio, la morte e la speranza sono il fulcro della sua creazione poetica. Perché sono l’essenza dell’essere umano. E per Claribel scrivere è un’espressione del vivere. C’è una coincidenza e una coerenza tra i gesti della poetessa e la sua poesia che rende l’una inseparabile dall’altra. Lo scrittore uruguayano Eduardo Galeano gioca con il suo nome per definirne i versi: «Claribel è chiara e bella». La poetessa nicaraguense Blanca Castellón dice «tutto ciò che tocca questa fata dei versi con la claribitezza della sua penna, genera ali». E ancora, la poetessa nicaraguense Gioconda Belli: «Le poesie sono costruzioni leggere che mantengono un equilibrio sottile. Tutto l’edificio si sostiene o levita su punti d’appoggio occulti, le poesie di Claribel sono colonne esili, le parole fluiscono come riversate su un cassero che si solidifica e testualizza man mano che una legge di gravità tutta sua permette ai versi di impastarsi gli uni con gli altri, con un ritmo che ben si potrebbe ribattezzare con il nome di clarilegro, tanto è caratteristico, tipico di Claribel Alegría. La sua poesia non si limita a raggiungere una perfezione formale vista di rado in Centroamerica; c’è di più: consuma il matrimonio, spesso incompatibile, tra le forme e il contenuto sociale».
Zingonia Zingone
AMORE SENZA FINE, Fili d’aquilone Edizione, 2017
L’opera di Claribel è molto vasta, abbraccia diversi generi, tutti con grande efficacia comunicativa e stilistica, al punto di essere di già candidata al Premio Nobel. Cresciuta tra due paesi tormentati dalle dittature – El Salvador e Nicaragua – che del re-sto non erano un’eccezione nel continente latinoamericano, lei sviluppò molto presto convinzioni politiche di sinistra e diede la sua adesione alla rivoluzione sandinista. Questo è particolarmente visibile nella sua narrativa, in particolare in Cenizas de Izalco (1966), dove si ricostruisce il massacro di indigeni e contadini del 1932, scritta a quattro mani con suo marito Darwin J. Flakoll e tradotta in seguito in molte lingue, anche in italiano.
L’aspetto engagée e la passione rivoluzionaria non mancano nemmeno nel a sua poesia, da collegare all’exteriorismo di Cardenal e al linguaggio familiare di Benedetti. Ma Claribel, che possiede una straordinaria cultura classica oltre che una vastissima conoscenza della letteratura contemporanea, e un interesse particolare per la filosofia e le religioni orientali, evolve nella sua lunga carriera verso un’espressione sempre più riflessiva e profondamente autoanalitica. Il viaggio interiore e la ricerca di una verità inabissata dentro i complessi labirinti della propria coscienza è precisamente la tematica di quest’ultima raccolta, o meglio “poema”, Amor sin fin.
Martha Canfield
I RELATORI A
LA LEZIONE UMANA E POETICA DI CLARIBEL ALEGRÍA
MARIO SANTAGOSTINI
Poeta e critico, è nato a Milano, dove ha sempre vissuto. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo Uscire di Città (1972; 2012), Come rosata linea (1981), L’Olimpiade del ’40 (Milano, Mondadori, 1994), L’idea del bene (Milano, Guanda, 2001), La vita (Faloppio, Lietocolle, 2004), Versi del malanimo (Milano, Mondadori 2007), A. (Faloppio, Lietocolle, 2011), Il vento, ma inteso come forma di vita (Milano, Quaderni di Orfeo, 2011). Ha inoltre scritto il saggio Manuale del poeta (Mondadori, 1988). Traduttore dal tedesco (Goethe, Kleist, Chamisso) e dal latino (Inni Ambrosiani, Inni cistercensi), suoi interventi sono apparsi nel settore culturale di alcuni quotidiani e di riviste come “L’Unità”, “Il Giornale”, “Il Corriere della Sera”, “Nuovi Argomenti” e “Poesia”. Tra i riconoscimenti ottenuti il Premio Città di Como del 2014 con la raccolta Felicità senza soggetto. Ha collaborato e collabora alle pagine letterarie e artistiche di vari quotidiani e periodici. Da anni si occupa della Bottega di Poesia del Festival Internazionale di Poesia “Europa in Versi” ed è in Giuria al Premio Camaiore.
foto di Dino Ignani
ZINGONIA ZINGONE
Poeta, scrittrice e traduttrice, scrive in italiano e spagnolo. Cresciuta tra Italia e Costa Rica, è laureata in economia. HA pubblicato sei raccolte poetiche. I suoi libri sono stati tradotti in inglese, francese, kannada, e marathi e pubblicati in Italia, Spagna, Messico, Costa Rica, India, Francia e Nicaragua. Le sue poesie sono incluse in numerose riviste letterarie e sono state tradotte in svariate lingue. Curatrice e traduttrice di raccolte poetiche dall’inglese, spagnolo e italiano, tra cui Voci di Claribel Alegria (Samuele Editore, 2015) che ha ottenuto il Premio Camaiore nel 2016. Cura la rubrica “Il grido e il sussurro” di poesia internazionale per la rivista “Minerva”. Con le Edizioni della Meridiana ha pubblicato le raccolte poetiche I naufragi del deserto nel 2015 e Le tentazioni della luce nel 2017.
nella foto Zingonia Zingone con Claribel Alegría
e il poeta Jotamario Arbelaez e sua moglie
BEZZECCALAB
Il laboratorio culturale BezzeccaLab nasce in seguito a un bando del Comune di Milano, vinto da un progetto presentato insieme da due associazioni.
Magnolia Italia è un’Associazione culturale di promozione sociale di formazione e ricerca, la cui finalità è organizzare e proporre attività di sostegno, divulgazione e sviluppo della cultura e delle arti, intesi come strumenti di miglioramento della qualità della vita. Magnolia Italia in particolare si occupa di: organizzare laboratori gratuiti permanenti, riservati a tutti i soci; realizzare corsi di alfabetizzazione e approfondimento del mestiere delle arti, corsi di formazione professionale e workshop di scrittura, cinema, lettura e letteratura anche nelle scuole di ogni ordine e grado; attività di coaching, editing e traduzione;progettare e organizzare eventi culturali e artistici (due edizioni della rassegna Libri in movimento); pubblicare la rivista letteraria on-line in italiano e in inglese INKROCI.
Forma&Contenuto è una associazione culturale orientata alla progettazione e attuazione di percorsi formativi espressivi. Dare senso alla frammentazione del sapere: questa è la sfida. Una società che intende educare istruendo non può ridurre tutto il percorso della conoscenza alla semplice acquisizione di competenze. Compito prioritario è educare istruendo le nuove generazioni, e questo è impossibile senza accettare la sfida dell’individuazione di un senso dentro la trasmissione delle competenze, dei saperi e delle abilità. Di fondamentale interesse sono tutte le attività che si rifanno alla macro-area del “non verbale”: espressioni artistiche quali l’arte, la musica, la comunicazione corporea diventano canali privilegiati entro i quali educare ed educarsi a un senso profondo della relazione basata sulla centralità della persona, il rispetto reciproco e il valore aggiunto del lavoro cooperativo. La comunicazione artistica, componente fondamentale e universale dell’esperienza e dell’intelligenza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza e autodeterminazione, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra culture diverse.
SAMUELE EDITORE
Samuele Editore nasce nel 2008 a Pordenone con un indirizzo che predilige la poesia. Fin dall’inizio riprende il marchio storico della Tipografia di Alvisopoli fondata nel 1810 da Nicolò Bettoni. La vecchia Tipografia nella sua storia pubblicò diverse opere importanti come Le Api panacridi di Alvisopoli (1811, scritta per il figlio di Napoleone Bonaparte) di Vincenzo Monti (poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore tra i massimi esponenti del Neo Classicismo italiano). La Tipografia, che aveva per logo un’ape cerchiata da un tondo con il motto Utile Dulci, lavorò fino al 1852, anno della sua chiusura.
Samuele Editore raccoglie l’eredità di quel grande momento storico assumendo gli stessi ideali e gli stessi obiettivi di Nicolò Bettoni. Già dopo pochi anni di attività Samuele Editore si è imposto all’attenzione della cultura nazionale lavorando coi maggiori esponenti della poesia, del giornalismo, della televisione italiana. Con un lavoro di promozione continuo sia con manifestazioni proposte dalla Casa Editrice (a Pordenone, Trieste, Venezia, Milano, Torino, Roma, Napoli, eccetera) sia con partecipazioni a Festival importanti (Pordenonelegge, Salone del Libro, Ritratti di Poesia, Più Libri più Liberi) sia con newsletter e pubblicità settimanali in internet, Samuele Editore vanta una presenza nei maggiori giornali nazionali quali “Il corriere della sera”, “L’espresso”, “L’Avvenire”, “L’Unità”, e continue recensioni nella rivista “Poesia” di Crocetti.
INCONTRI EDITRICE
Incontri Editrice nasce a Sassuolo, dapprima collegata alla libreria e come centro di promozione e aggregazione culturale, poi dal 2005 come editore in proprio. Oggi la casa editrice vanta un ampio catalogo di titoli suddivisi in diverse collane di narrativa, poesia, arte, teatro, fotografia, cucina, saggistica e storia, con autori noti a livello nazionale e autori locali di qualità.
Nel 2015 gli viene riconosciuto una targa di merito e ringraziamento dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura di Sassuolo per “la preziosa attività svolta nel campo dello studio, della conoscenza e della diffusione della storia locale e della cultura”.