I poeti fotografati da Dino Ignani: Ilaria Palomba

I poeti fotografati da Dino Ignani: Gian Mario Villalta

foto di Dino Ignani

 
 
 
 
Io sono abitata da diecimila
demoni di diecimila mondi
di diecimila parti di me e di
te. Rebis. Vecchia come la
terra, giovane come l’aria,
nata ora dal tuono, la mente
perfetta. Demone, reticolo di
di vite – mie tue – incrociano,
scindono il fuoco. Rito,
nella mente estroflessa
della mia feconda infecondità,
intrappolata nell’ossessione
di aver lasciato una parte
a ogni uomo, di aver ceduto
la morte di ogni parte all’uomo
che è donna. Primordiale caos
senza uscita, trappola mortale,
dieci anni nello specchio. Ti
ho odiato, non hai saputo
proteggermi. Avrei potuto
distruggerti, se lei avesse
voluto oltrepassarmi. Dimmi
ora chi è quella donna che
mi guarda nello specchio,
che non mi somiglia ma ti
somiglia, che non m’inganna
ma t’inganna, illusa di uscirne.
Rifiuta l’amore per ancorarsi a
un pensiero che non vuole finire.
Rivendico tutto sotto il mio dominio.
Riprendo le parti smarrite.
La stanza è una foresta, tu ridi di
tutto, io di nulla. Alterati, smascherati.
Siamo noi, ora, oltre la terra, nel rito
del tuono. Torniamo all’aurora,
nel cielo marmoreo, torniamo
nel ventre. Schiudiamo diecimila
demoni, li attraversiamo
nella carne. Nessuna prigione.
Trascorre l’ombra, i demoni
si sfaldano in angeli.
 
 
inedito