Hans Magnus Enzensberger

Hans Magnus Enzensberger

 
 
Weitere Gründe dafür, daß die Dichter lügen
 
Weil der Augenblick,
in dem das Wort glücklich
ausgesprochen wird,
niemals der glückliche Augenblick ist.
Weil der Verdurstende seinen Durst
nicht über die Lippen bringt.
Weil im Munde der Arbeiterklasse
das Wort Arbeiterklasse nicht vorkommt.
Weil, wer verzweifelt,
nicht Lust hat, zu sagen:
»Ich bin ein Verzweifelnder.«
Weil Orgasmus und Orgasmus
nicht miteinander vereinbar sind.
Weil der Sterbende, statt zu behaupten:
»Ich sterbe jetzt«,
nur ein mattes Geräusch vernehmen läßt,
das wir nicht verstehen.
Weil es die Lebenden sind,
die den Toten in den Ohren liegen
mit ihren Schreckensnachrichten.
Weil die Wörter zu spät kommen,
oder zu früh.
Weil es also ein anderer ist,
immer ein anderer,
der da redet,
und weil der,
von dem da die Rede ist,
schweigt.
 
 
 
 
Ulteriori motivi per cui i poeti mentono
 
Perché l’attimo
in cui la parola felice
si esprime,
non è mai l’attimo felice.
Perché all’assetato la sete
non consente di pronunciarla.
Perché in bocca al proletariato
la parola proletariato non compare.
Perché colui che dispera
non ha voglia di dire:
«Sono un disperato».
Perché orgasmo e Orgasmo
non sono compatibili tra di loro.
Perché il moribondo, lungi dal dichiarare:
«Adesso muoio»,
non emette che un sordo rantolo,
a noi incomprensibile.
Perché sono i vivi
che rompono i timpani ai morti
con le loro angosciose notizie.
Perché le parole vengono troppo tardi,
o troppo presto.
Perché di fatto è un altro,
sempre un altro,
colui che parla,
perché quello
di cui si sta parlando
tace.
 
 
Traduzione di Vittoria Alliata