La casa editrice De Piante inaugura una collana con i versi e le parole di Emily Dickinson: il libro si chiama Pochi amano veramente, aforismi in versi e in prosa. I pensieri sull’amore e sulla vita di una delle più grandi poetesse di sempre, scelti da Silvio Raffo. Si trovano perle di saggezza anche nelle lettere: “Morire prima di aver conosciuto la paura di morire può essere un dono”; “Della bellezza riusciamo a trattenere solo l’evanescenza”; “Il cielo perdura non per quello che le stelle hanno fatto, ma per quello che faranno”.
La prefazione di Silvio Raffo, nel paragrafo iniziale, riassume gli estremi di una donna vissuta in solitudine e diventata leggenda: “Di Emily Dickinson, il più numinoso genio della poesia femminile di tutti i tempi, si sanno – e si ripetono – più o meno sempre le stesse cose. Che visse l’intera sua esistenza nella casa paterna di Amherst, piccolo villaggio del Massachusetts, che dai trent’anni in avanti vestì sempre di bianco senza mai lasciare la sua ‘homestead’; che non pubblicò nulla se non qualche poesia in rivista e morì sconosciuta senza alcun rimpianto per la fama mai raggiunta (‘La fama è un’ape / Ha una canzone-/ ha un pungiglione /e un’ala’).
Pierangela Rossi
Per fare un prato occorrono un trifoglio ed un’ape,
un trifoglio ed un’ape,
e il sogno.
Il sogno da solo basterà
se le api sono poche.
È la “Fede” una bella invenzione
quando gli uomini sappiano ‘vedere’ –
ma è più prudente usare il ‘Microscopio’
in casi d’Emergenza.
È poca cosa il pianto –
Brevi sono i sospiri –
Pure, per Fatti di simile misura
Uomini e donne muoiono!
I migliori Guadagni – soltanto delle Perdite –
son confermati tali –
Non è “Rivelazione” ad esser tarda
Ma i nostri occhi imperfetti –
Non ci sono Prigionieri –
dov’è la Libertà –
Lei stessa – abita in Te –
Lungo attendere un’Ora –
se oltre quella è Amore.
Breve l’Eternità
se l’Amore è al suo termine.
L’Attesa – è Appagamento –
il Guadagno – è Sazietà –
ma la Sazietà – Convinzione
della Necessità
di un elemento Austero nel Piacere –
un bene senza allarmi
è troppo stabile Sorte –
il Pericolo – accresce il Valore –
È l’Immortalità forse un veleno
che gli uomini ne sono così oppressi?
A tutti è dovuto il Mattino –
ad alcuni la Notte –
a solo pochi eletti
la luce dell’Aurora.
Talvolta con il cuore
raramente con l’Anima
quasi mai con la Forza –
pochi – amano veramente
Che l’Amore sia tutto quel che c’è
è quanto noi sappiamo dell’Amore.
Questo ci basta, se il carico sia
Proporzionato al suo contenitore.
Ha il Frutto proibito un aroma
che gli Orti legittimi sdegna –
Come succoso giace nel Baccello
il Seme che Natura vi nasconde –
La Bellezza non ha causa – esiste –
Inseguila, e sparisce –
Non inseguirla, e appare –
Sai afferrare le crespe
del prato quando il Vento
vi avvolge le sue dita?
Iddio provvederà
perché non ti riesca
In questa breve vita
che dura solo un’ora
oh quanto – e quanto poco
giace in nostro potere