CorpiInEvidenza
corponumerouno
il corpo della mancanza
in assenza di fuga
placentale
con polmoni da liberare
un grido che hai offerto
in quel settembre rovente
corponumeroquaranta
nullipara primipara bigemina
attempata
e mai che si dica eroica
sopravvissuta
mai che si dica
abile nel non essere
la metà, di un altro
corponumeroventiquattro
offerta del pane e dell’anice
di quale sapore si scioglie la lingua
quando mi addenti e non guardi
quando stringi e non soffri
quando trafiggi in un ricamo
offerta del caglio amaro
in che pietraia si dirada l’erba rotta
adesso che siamo girovaghi senza mani
adesso che è bianco solo l’occhio
adesso che migro la radice
porto quello che rattrista
e sorridendo mi sposto
sulla lingua di luce
mentre ti volti