Donne senza tempo – Liliana Ugolini


Donne senza tempo, Liliana Ugolini, con la partecipazione di Vincenzo Lauria (La vita felice, 2023, in copertina ritratto di Liliana Ugolini eseguito dalla sorella, Giovanna Ugolini, rielaborato da Marco Zoli).

Donne senza tempo nasce a quattro mani da un’idea di Liliana Ugolini in collaborazione con Vincenzo Lauria, che firma l’ultima sezione. In versione ancora inedita, nel 2020 l’opera ottiene riconoscimenti ai premi Lorenzo Montano e I Murazzi. In dirittura di pubblicazione l’anno successivo però Liliana viene a mancare e Vincenzo revisiona e prepara per la stampa l’importante affido (con la consulenza di Diana Battaggia per La vita felice). Un compito di responsabilità che qualunque poeta demanderebbe solo a chi meglio ne interpreti animo e visione; un compito che qualunque poeta amico assumerebbe come debito tributo e sacro onore.

Quasi in forma di testamento artistico, Donne senza tempo porta nel titolo l’attenzione al femminile nella storia e oltre («oltranza e oltraggio» acutamente Laura Caccia in prefazione) e a tutte coloro cui il tempo sia stato in vario modo strappato. La prima sezione raccoglie cinque monologhi in versi che danno voce alle figlie di noti pittori e lascia testimonianza di un genere di poesia per il teatro che l’autrice nel corso della propria carriera ha pubblicato e messo in scena (drammaturgie raccolte per Joker in Tuttoteatro, 2008); ella ha realizzato anche eventi di «teatro da camera di poesia», performances e prodotti multimediali: a pag. 62 un QR code rimanda a un Youtube-video, intitolato Elettra, cui ha lavorato anche Vincenzo Lauria e che fa parte di una cinquina inedita.

Nella seconda sezione, illustrata, venti nudi della Storia della Pittura assumono funzione di io-lirico in altrettante poesie e, oltre all’introspezione e alla condizione delle protagoniste, illuminano le intenzioni dell’artista stesso.

L’ultima sezione (Cantastorie. Ritratti di donne della contemporaneità), fortemente voluta da Liliana, nasce dalla penna di Vincenzo Lauria per una focalizzazione sulla dimensione civile e contemporanea. Si riconoscono lo stacco stilistico e la visione asciutta e incantata di un uomo sul femminile: sezione di prezioso contrappunto di genere e armonia di intenti.

Camilla Ziglia

 
 

Link per accedere alla video poesia Elettra(testo L. Ugolini, video V. Lauria): QUI

 
 
 
 
Da Lacrima pictua – Storie di donne e d’Arte (L. Ugolini)
 
Marietta Robusti
(1560-1590, figlia del pittore Tintoretto)
 
(…)
Ci fu gara a Venezia fra signore modelle
e i Regnanti mi chiesero ritrattista a Corte ma
padre maestro, padre maldestro,
padre geloso, padre amoroso,
padre possesso e ossesso di no
non mi fece volare.
Così restai in Venezia
e il mio trono d’onore l’ebbi alla Chiesa di S. Maria dell’Orto
dove finii
sepolta di trent’anni per un bimbo mai nato
mentre nasco ogni volta che mi vedi ritratta nella tela
scacco di vita vera guadagnato.
 
 
 
 
 
 
Da La voce dei nudi dipinti – 20 nudi di donna visti da pittori e raccontati in versi (L. Ugolini)
 
Fredda nel disincanto del mestiere antico
traspiro luce viva nel giovanile aspetto
e si disse di me quel che non dico.
Alto il valore fuori di convenzione
ed è lì, proprio nell’espressione popolare
percorro la sbandata
della pura bellezza. Sono un segno di cambio
in concezione del vero, unica dea risolta
in concretezza. Il letto è un letto, chiare le rose pelle
il bracciale e i fiori nei capelli
e un nastro nero appena sulla gola.
Sono vasta all’esperto pennello
che s’insinua curioso di sapere e m’accarezza
dorato sulla mano e corre e corre
con la sua eleganza a scoprire il mistero
che non c’è, solo luce d’aperto. E l’unico difetto
è il non detto del mio nome.
Victorine Meurent modella prediletta
L’Olympia di Manet.
 
 
 
 
 
 
Da Cantastorie – Ritratti di donne della contemporaneità (V. Lauria)
 
SOGNO TRAVERSO
Ciatu di li corpi
ciàuru di la notti

 
Antro riverso nell’acque del Sogno Traverso
attraverso -di flutti avvolti, in maglie di rete-
i corpi spinati.
 
D’odori in banchi,
d’arabeschi del tempo
la frusta del sole
arde di sale.
 
Sale il gorgo di mareggiate amare
a mare amare a morte
nell’inseguirsi liberi
nel chiedere: “Posso?”
Poso un passo nel rosso
p/assaggio maroso
mar rosso.
 
Rouge est la mer
d’anime esanimi
d’âmes sans nom
âmes sans nom.

Al rostro della notte
all’amo e riamo
invano il rianimo
passaggio di bocche
aggancio di bocche
cucite all’amo Ritorto
a mari pi sempri senza portu
amuri pi sempri senza portu

 
Ciatu di li corpi
ciàuru di la notti
mari di la morti