Bestiario: Sergio Gallo


 
Ganglio del destino – Pt. II
 
Eterna aporia del Creatore:
 
il corpo giace indecomposto
tra le secche d’una torbiera
nella sua lenta combustione.
 
La mente s’apre curiosa
in cerca d’un nuovo ospite.
Contagi d’immaginazione.
 
 
 
 
 
 
Branchipus blanchardii
 
Vissero un tempo nelle acque cristalline del Lago Bagnour,
del Lago Secco. Fulgido amnio della cembreta.
Tra canti di cince, crocieri, strepitanti nocciolaie.
 
Nuotavano in posizione ventrale con graziosi movimenti
al vibrare sui fianchi di piccoli arti, atti alla respirazione.
Nei corpicini trasparenti tra luccichii, bagliori, barbagli
gli organuli si coloravano di blu, di rosso, di verde.
 
Tra resine e licheni danzavano in vorticosi corteggiamenti
a distanza: le femmine solitarie sul pelo dell’acqua, i maschi
in competizione lungo le rive, in acque poco più basse.
 
Contro le insidie della siccità che dissecca i laghi
i pericoli delle stagioni fredde che li congelano
come il chirocefalo della Sibilla e altri branchipodi
sospendevano le funzioni vitali in resistenti gastrule:
 
animali primordiali, embrioni di sogni, desideri, parole
in trepida attesa della schiusa. Ritardavano
il brulichio della vita autentica, a data da destinarsi.
 
 
 
 
 
 
Paguro Bernardo
 
Tra lattine, bottiglie, plastiche
eremiti della parola
trascinando pesanti chele
 
asimmetriche, vagabondiamo
sui fondali sabbiosi
in cerca d’un capiente carapace.
 
 
da Eden (Sensibili alle foglie, 2022) di Sergio Gallo