Alessandro Canzian suggerisce Alice Serrao

Alessandro Canzian suggerisce Alice Serrao
 
 
 
 
Settembre
 
Ai cancelli – come cresce l’erba in sei
mesi, i ragazzi hanno forme ritrovate e
sconosciute. Due ruote delle bici innescano
da capo il linguaggio di settembre;
si inerpicano le edere fuligginose, alcuni
non erano ancora stati fiori e si sperimentano
la voce di maggio cambiata nei pomi
di questi nuovi Adamo.
Suona per loro
la campana degli ingressi scaglionati,
ridente per dieci minuti.
 
 
 
 

Una poesia apparentemente semplice e lineare, che nasconde quel magma luziano d’osservazione estatica, consapevole, armonica. E in effetti i testi di Alice Serrao, di prossima pubblicazione per la Samuele Editore (prefazione di Claudio Damiani) con presentazione presso il Castello Sforzesco a Book City Milano, possono essere intesi come una cassa armonica in risonanza con ciò che l’autrice osserva. Un rapporto di empatia, εμπαθεια, una compartecipazione profonda che, nel testo preso a esempio, diventa forma dello scorrere del tempo.

 

Alessandro Canzian

 
 
 
 

Alice Serrao è nata a Milano nel 1990 e si è laureata in Filologia Moderna con tesi su Maria Luisa Spaziani. Docente di letteratura italiana e latina per la scuola secondaria di secondo grado e curatrice del blog “Fiori di Porpora”; suoi interventi critici sono apparsi sul blog della Casa della Poesia al Trotter di Milano. Fa parte della giuria del Concorso di Poesia per ragazzi “Calendimaggio”, per l’associazione GCAM di Rho. Ha diretto una rubrica radiofonica di poesia per un’emittente locale (2011-2012). Le sue poesie sono apparse su “La Mosca di Milano” (2006), “Le voci della Luna” (2011) e sulla rubrica “Anticipazioni” di MilanoCosa (2020). La sua opera prima A piene mani (La Vita Felice, 2016) è stata segnalata tra i finalisti del Premio Solstizio; la sua silloge inedita “PadreMadre” ha ricevuto la menzione d’onore al Premio Guido Gozzano (2020). Nel 2021 uscirà Linea di cattedra per Samuele Editore.