Pablo Neruda

Bozza automatica 1631
 
 

Pablo Neruda compose le Odi elementari in 4 volumi tra 1954 e 1959. Il volume di Passigli a cura di Giovanni Battista De Cesare Ode al libro e altre odi elementari è un florilegio del 2003. Contiene anche un’Ode alla critica, una alla poesia, e altre a vari poeti. Neftalì Ricardo Reyes ha cambiato nome in onore di Jan Neruda per nascondere al padre, che avversava la scrittura, che voleva esser poeta. Lo incoraggiò l’insegnante Gabriela Mistral, futuro premo Nobel. Anche Neruda ebbe il Nobel, nel 1971. Nato nel 1904, è morto in circostanze misteriose nel 1973 poco dopo il golpe di Pinochet, di professione fu diplomatico.

Le Odi elementari sono il libro più semplice di Neruda, tuttavia bello. Per Gabriel Garcia Marquez, è stato il più grande poeta del XX secolo.

Pierangela Rossi

 
 
 
 
Ode al libro II
 
Libro
bello,
libro,
minimo bosco,
foglio
dopo foglio,
odora
la tua carta
di elemento,
sei
mattutino e notturno
cereale,
oceanico,
nelle tue antiche pagine
cacciatori di orsi,
falò
vicino al Mississipi,
canoe
sulle isole,
più tardi
strade
e strade,
rivelazioni,
popoli
insorti.
Rimbaud come un ferito
pesce sanguinante
che palpita nella melma,
e la bellezza
della fratellanza,
pietra su pietra
si edifica il castello umano,
dolori che intessono
la fermezza,
azioni solidali,
libro
nascosto
di tasca
in tasca,
lampada clandestina,
stella rossa.
 
Noi
poeti
erranti
esploriamo
il mondo,
e in ogni porta
ci ricevette la vita,
noi prendiamo parte
alla lotta sulla terra.
Quale fu la nostra vittoria?
Un libro,
un libro pieno
di contatti umani,
di camicie,
un libro che non conosce
la solitudine, con uomini
ed utensili,
un libro
è la vittoria.
Vive e cade
come tutti i frutti,
non soltanto ha luce,
non soltanto ha
ombra,
ma si spegne,
si sfoglia,
si perde
fra le strade,
crolla a terra.
Libro di poesia
del domani,
torna
ancora
ad avere neve o muschio
nelle tue pagine
perché le impronte
o gli occhi
lascino
tracce:
descrivici
di nuovo il mondo,
le sorgenti
nei folti boschi,
gli alti albereti,
i pianeti
polari,
e l’uomo
sui cammini,
sui nuovi cammini,
che avanza
nella selva,
nell’acqua,
nel cielo,
nella nuda solitudine marina,
l’uomo
che scopre
gli ultimi segreti,
l’uomo
che ritorna
con un libro,
il cacciatore che ritorna
con un libro,
il contadino
che ara
con un libro.