Raschiare il pericarpo del linguaggio
trattenerne sotto l’unghia l’aroma
trarne fuori il seme e metterlo a dimora
nel buio del proprio inverno,
nel letargo della memoria, nel sogno,
aspettando che arrivi la stagione
in cui il dolore si alza su uno stelo
tutto dipinto di colori,
clessidra del cuore capovolto.