Eugenio Lucrezi suggerisce Achille Pignatelli


 
 
 
 
L’onda emotiva
 
Bisogna fare esperienza
tattile della sillaba
accartocciare quel sentire
puntuale ma indefinito.
Per noi il mondo è contrazione
come sistole e diastole
un’onda che lima e travolge
nel fragore del silenzio.
 
 
 
 

Achille Pignatelli è un poeta attivista, nel senso che il suo operare si svolge per lo più su due fronti: quello dell’azione civile e politica (presso lo Scugnizzo Liberato, che è un Centro Sociale occupato sui Quartieri Spagnoli del centro storico di Napoli, nel quale fervono mille attività) e quella della scrittura (nel collettivo poetico Mosse di Seppia). L’una riverbera nell’altra, echeggiando; ma il nostro attivista che si fa poeta non commette l’errore di pretendere di cavarsela, su entrambe le direttive, per le spicce. Che sarebbero poi gli incroci, o le scorciatoie, della poesia cosiddetta civile, buona per acquietare le coscienze: i crossroad, al contrario e tutt’al più, son buoni per dannarsi l’anima dandola al diavolo, come fece Robert Johnson, il più grande dei chitarristi blues. Pignatelli sa che le coscienze, così come i panni sporchi, si lavano con l’olio di gomito; che il lavoro politico di base non può che essere capillare e faticoso; che i risultati, sempre incerti, vanno verificati sui tempi lunghi. La sua non è, pertanto, una facile poesia di protesta, buona per i cantautori di una volta; o di rivolta, che soltanto i Clash e pochi altri si son potuti permettere. Si rivolge, invece, alle astratte figure della filosofia e della sua avventurosa sorella, la fantascienza; alla misteriosa mutezza del cosmo; alle profonde verità del mito classico, solo balcone prospettico del poeta.

 

Eugenio Lucrezi

 
 
 
 

Achille Pignatelli nasce a Napoli nell’aprile del 1988. Poeta e scrittore, laureato in Filosofia, direttore artistico della Rivista Letteraria Mosse di Seppia, è un’attivista dello Scugnizzo Liberato e del Collettivo Nadir. Nel giugno 2019 pubblica la sua prima raccolta di poesie, I ritorni – Orientarsi tra il suono dello spazio e la forma del tempo, edita dalla casa editrice Homo Scrivens, con prefazione di Silvio Perrella, e lo stesso mese partecipa a SE, la IV edizione della sezione letteraria del Napoli Teatro Festival. Nel giugno 2020 la raccolta riceve la menzione della critica del Premio L’Iguana, nei mesi successivi viene presentata nel foyer del Teatro Diana, nel foyer del Teatro Bellini, al Palazzo delle Arti di Napoli e nella sala Mattia Preti dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. L sue poesie sono state pubblicate sulla Bottega della poesia di La Repubblica Napoli, su antologie, riviste e blog letterari. Per Homo Scrivens cura la rubrica Anteprima Poetica ed è direttore editoriale della collana Arti-Poesia. Per lo stesso editore escono, quest’anno, le sue opere più recenti: il breve romanzo Cronache dall’anno zero (e-book gratuito), e il libro di poesia L’ospite di sé stesso. È il referente campano del movimento letterario Rinascimento Poetico.