lvi.
Le cose seguono sempre il loro corso.
La primavera depone la neve; l’ibisco
si arrende al venire prima delle sere.
Ridi e piangi, crepa e vivi: la differenza ―
tra tutto ciò che è mai successo e tutto ciò
che succede, non sarà mai diversa da niente.
cxi.
Sono le ombre i piedi della luce. Hai inteso
bene adesso: la vita non è che un sintomo
della morte ― e l’altro è lo stesso. Ascolta ―
questo tutto senza odore, che ti chiama
e non chiede un nome: nessun innocente
ha mai dovuto sopportare tanto amore.
cxviii.
Canta chi non sa farlo, perché il minuscolo
deve mostrarsi grande, mentre il gigante
si rintana cauto. È sera, ascolta: solo la notte
stellata ― sa che la grandezza è una questione
privata.