CONFERENZA SULLA POESIA DI FRANCESCO BELLUOMINI – Camaiore, 15 settembre



 

Sabato 15 settembre, ore 16.00

Sala Conferenze dell’Hotel Bixio, Lido di Camaiore

 

CONFERENZA SULLA POESIA
DI FRANCESCO BELLUOMINI

 

sarà presente la Giuria del Premio Camaiore

e critici e amici del poeta

 
 

Sabato 15 settembre alle ore 16.00, presso la Sala Conferenze dell’Hotel Bixio, Lido di Camaiore, il Sindaco di Camaiore Del Dotto, la Presidente del Premio Camaiore-Belluomini Rosanna Lupi, e Samuele Editore, introducono la Prima Conferenza sulla Poesia di Francesco Belluomini. Un momento di particolare importanza nel quale amici, poeti, critici e scrittori assieme alla Giuria del Premio (giunto quest’anno alla sua trentesima edizione) sulla base dell’edito postumo di Belluomini “Ultima vela” (Samuele Editore 2018) presenteranno i versi e la poetica del fondatore del Premio Camaiore.

Eventuali interventi possono essere proposti a: info@samueleeditore.it

 

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Non avere più nulla da mostrare
non significa farmi qualche giro
di respiro sul molo di Viareggio
o lungo le pinete disastrate
dal tempo e dall’incuria dei tutori,
che tanto son finiti quei valori.
Ma posso sempre rendermi presente
narrando con la forma prigionata
il tempo dell’esposta controversia,
allineando quest’ultimo poema
dopo quelli che stanno decantando
ancora sul fondale del cassetto.

Da Ultima vela, Francesco Belluomini

 
 

Francesco Belluomini, terzo di cinque fratelli, dai 14 ai 37 anni lavora sulle navi in varie mansioni. Nel 1978 decide di abbandonare l’attività di navigazione e trova lavoro nel Genio Civile come impiegato alla draga nel Porto di Viareggio. Inizia la sua attività di poeta nel 1975 e nel 1977 entra nella cinquina dei libri finalisti del Premio Viareggio con la sua opera prima L’altro io (ed. Campobasso). La sua vena poetica lo porta a dare alle stampe altri libri, risultando una delle penne più incisive nel panorama letterario del secondo Novecento italiano. Nel 1981 idea e fonda, con la moglie Rosanna Lupi, il Premio Letterario Camaiore, premio internazionale di poesia organizzato con il patrocinio del Comune di Camaiore, assegnato con cadenza annuale e che annovera tra i vincitori grandi personalità della cultura e della poesia come Alberto Bevilacqua, Antonello Trombadori, Alda Merini, Corrado Calabrò mentre sono stati insigniti del Premio internazionale Karol Wojtyla, Evgenij Evtusenko, Lawrence Ferlinghetti e Billy Collins. Nel suo viaggio letterario ha ricevuto diversi riconoscimenti sia nazionali sia internazionali e alcuni suoi libri sono stati tradotti in varie lingue. Nel settembre 2016 presiede la sua ultima edizione del Premio Letterario Camaiore. Francesco Belluomini viene a mancare il 27 maggio 2017 dopo una breve malattia, lasciando la moglie Rosanna, che ne raccoglie l’eredità come presidente del Premio Letterario Camaiore, e la figlia Raffaella.

Le sue opere in versi includono: L’altro io (Campobasso 1976), Già dell’equivoco (Seledizioni, 1978), Giorni miei: la storia già scritta (Forum, 1979), I racconti dell’anima (Periferia, 1982), Il melomalessere (Tracce, 1985), Tartine e/o Quartine (Campanotto, 1990), Nudità degli eletti (Viareggio, 1993), L’occasione (Libretti d’artista, 2001), Sul secco di quell’erba (Pagine, 2002), Oscillazioni del Pendolo (Campanotto, 2002), La distanza del dialogo (Luci del Porto, 2003), Senza distanze (Bonaccorso, 2004), Celeste odissea (Bonaccorso, 2008), Occhi di gubia (Lieto Colle, 2008), Escobenes (Lieto Colle, 2009), Nell’arso delle sponde (Bonaccorso, 2010), Occasioni di poesia (Tracce, 2011), Intimi riflessi (Bonaccorso Editore, 2015).

I suoi romanzi pubblicati includono: Le ceneri rimosse (Newton Compton, Roma 1989), L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema (Bonaccorso, 2006), La finestra sul mare (Bonaccorso, 2007), Villa Giulia (Bonaccorso, 2009), Mary Moss (Bonaccorso, 2011), Sul crinale dell’utopia (Ladolfi, 2013), Nel campo dei fiori recisi – Scampoli di olocausto (Narrativa Aracne, 2017).

È inoltre presente nelle seguenti antologie e monografie: Poeti e scrittori allo specchio (La Ginestra, 1976), Custodi del tempo (C. Cursi Editore, 1980), Permutazione (edizioni Circolo del Pestival, 1982), Poesia della metamorfosi (Stilb, 1984), Poesia italiana contemporanea (Vague, 1985), La poesia in Toscana (Forum, 1985), A cominciare dalla zeta (Campanotto, 1985), Il sogno di Parnaso (Biennale di Alessandria, 1986), Inchiesta sulla poesia italiana in prospettiva duemila (Riscontri, 1986), Guida ai poeti degli anni Ottanta (Spirali, 1987), Autoritratto con acrostici (Empiria, 1987), Le proporzioni poetiche (Laboratorio delle arti, 1988), Le parole dello Sport (Coni, 1991), La poesia in forma chiusa (Biennale di Alessandria, 1990), La parola originaria (La Corte, 1991), Poeti latini tradotti da scrittori italiani contemporanei (Bompiani, 1993), Italian Poetry – Poetry of the 20th Century (1996), Dalla Torre Matilde alle Vette Apuane (Mauro Baroni Editore, 1996), Accessibili distanze (La vita felice, 1999), E la piccola a letto (Pulcinoelefante, 2000), Ondate di rabbia e di paura (Pagine/Rai Eri, 2002), Madre Mediterranea (Pagine, 2002), Diversi (Dialogolibri, 2004), L’amore, la guerra (Rai Eri/Ibiskos-Ulivieri, 2004), Diversi 2 (Dialogolibri, 2004), Poesia del novecento in Toscana (Biblioteca Maruccelliana, 2009), La cultura italiana en la Argentina (Proa, Buenos Aires 2009), Poesia Italiana contemporanea (La Cabra Ediciones, 2010), La parola che ricostruisce (Poeti italiani per l’Aquila) (Tracce, 2010), I miei sogni son come conchiglie (Rizzoli, 2011), Animali diversi (Nomos, 2011), Le strade della poesia (Delta 3, 2012), 100 Thousand poets for Change (Lavinia Dickinson, 2012), H2 heterogénea (Cuarta Epoca Zaragoza, Madrid, 2013), L’amore dalla A alla Z – I poeti contemporanei e il sentimento amoroso (Puntoacapo, 2014), Vuela alta palabra Las voces imprescindibles (Colombia Caza Libros, 2015), “Nutrimenti” Antologia di poeti italiani per l’Expo 2015 (Tracce, 2015), In corp de val – Poezie Italianà Contemporaneà (Edizionii Eikon Craiova, 2017).

 
 

Del libro oggetto della Conferenza hanno scritto:

 

“Un testamento che, come tutti i testamenti, ha come punto di partenza la propria storia. Belluomini racconta in versi una parte consistente della propria vita non rinunciando a sferzate e opinioni con la forza di chi può dire, inserendosi a pieno titolo all’interno di un racconto storico che tocca la shoah, i genocidi quanto le ubriacature dei mozzi. […] Francesco Belluomini si sente sempre l’uomo in viaggio che lavora e usa la metafora della navigazione marittima per spiegare, indirettamente, che ogni vita è una navigazione in mare aperto. Dove il sacrificio è l’unica strada per ottenere dei risultati che portino beneficio e bellezza al mondo, e alle persone del mondo. Un uomo, Belluomini, profondamente solido e caparbio, ed estremamente generoso. Un uomo che possiamo dire ha vissuto una vita degna d’essere vissuta. E un poeta che oggi ci lascia un’opera degna d’essere letta e ricordata.”

Alessandro Canzian

 
 

“La poesia italiana deve molto a Francesco Belluomini. Poeta e animatore culturale, nella sua vita si è speso da uomo libero e sincero senza mai accettare compromessi. Nel 1981 ha ideato e fondato il Premio Letterario Camaiore, che quest’anno giunge alla trentesima edizione. Un premio interamente dedicato alla poesia che in questi anni è diventato un punto di riferimento nel panorama internazionale, sempre fuori dai giochi meschini del potere culturale. Francesco Belluomini è scomparso il 27 maggio 2017 e adesso per i tipi di Samuele editore esce postumo Ultima vela (tutto me stesso in forma poetica), che senza dubbio può definirsi il suo testamento spirituale, morale e poetico. Un libro definitivo in cui il poeta mette la sua vita in versi e si racconta senza nascondersi. Mette a nudo la sua coscienza e il suo cuore in un lungo poema che coincide con la sua vita intensa e avventurosa, vissuta e attraversata senza mai evitare i moti sanguigni della sua passione per l’esistere e per il verso.”

Nicola Vacca

 
 

“Questa raccolta è una sorta di autobiografia in versi che raccoglie e condensa il lascito dell’autore di esperienze in forma di parole,la sua storia(“tutto me stesso”), sotto un titolo metaforicamente comprensivo e allusivo di molte cose, della passione del mare non meno che del fatto che questa fatica si colloca in maniera riassuntiva dell’intera sua vita.”

Daniela Dose

 
 

“È stato un navigante autentico, Francesco Belluomini, che ha solcato i mari del mondo fin da ragazzo con una sete inesauribile di conoscenza del mondo geografico e dell’anima umana. […] In questo suo testamento letterario, da nostalgico vecchio marinaio richiama alla memoria tutta la sua vita, consapevole che questo sarà l’ultimo tracciato. Navigando non solo per mare, ma nella vita stessa, Belluomini si è consegnato totalmente alle sfide, alle emozioni, ma non si è mai perso perché ha avuto due stelle polari a fargli da guida: la passione per la scrittura e l’amore per la sua donna, compagna di vita a tutto tondo. Lo ricordiamo così, arrivare in bicicletta alle riunioni della giuria, talvolta sedersi in silenzio sulla terrazza dell’hotel, la faccia pensosa rivolta al mare, ad assaporare il richiamo del vento salso.”

Corrado Calabrò

 
 

“Colpiscono le esperienze umane, in particolare il lavoro iniziato in giovanissima età, e portato avanti negli anni, su cui l’autore si sofferma con particolare dovizia di dettagli, raffigurando nei versi la propria quotidianità, le preoccupazioni materiali, i personaggi, le vicende, e i mille risvolti ed imprevisti di tutta un’esistenza, dando nuova vita ai compagni di viaggio e di mestiere, agli avvenimenti, ma anche alle tragedie in cui è incorso, che con puntuale vivacità rivivono nelle pagine e nei versi. Colpisce allo stesso modo la maniera in cui la poesia, in un tessuto del genere, si intreccia come esperienza autentica e, dapprima, sotterranea – nelle letture svolte con passione nelle ore notturne di lavoro, nei primi versi curati e dati alle stampe, nei primi riconoscimenti e premi ricevuti. Poco alla volta, la poesia diventa sempre più predominante nella vita di Belluomini, e la narrazione dei primi passi del Premio Camaiore, le difficoltà burocratiche e sociali, la partecipazione sempre più sentita del pubblico e degli autori, sono, al di là del valore biografico, anche un documento storico che testimonia la nascita e la crescita del premio, dal principio fino al suo evolversi ed imporsi sullo scenario italiano ed internazionale, attraverso la diretta esposizione del suo progenitore.”

Mario Famularo

 
 

“Esiste una frequente leggenda cittadina che vuole lo scrittore confinato a tempo in uno spazio dato per realizzare opere compiute. Quello scialbo proponimento scolastico che per mettere insieme parole e poi frasi sia necessario isolarsi da ogni contingenza. Niente di così inesatto. Fino dalle prime pagine di Ultima vela, Francesco Belluomini ci prende per mano e noi lo seguiamo nel suo lungo viaggio esistenziale fatto tanto di scrittura quanto di circostanze e svolgimenti. Il canzoniere di tutta una vita, tracciato imperscrutabile di un cantastorie e giramondo. Proprio qui si individua la bellezza di fondo di questa raccolta uscita postuma, vale a dire una scrittura urgente e necessaria che senza compromesso alcuno segue le volute degli anni. La biografia di Belluomini uomo e poeta è tutta contenuta in queste poesie nei più dettagliati risvolti. Attraverso molta parte del secolo scorso le andate e i ritorni di lui (nomade per vocazione o per necessità) si intrecciano con politica, letteratura, incontri, frequentazioni. È un canovaccio autentico in cui si sente come una voce che ne fa dettato, quella da lui definita “gestazione” in imprevisti luoghi di scrittura. Ci viene fatto il racconto dei tanti mestieri svolti, da venditore sulla spiaggia a cuoco poi guardiano notturno e infine da mozzo a sottoufficiale. Belluomini è stato soprattutto un marinaio, dalla sua Versilia al resto del mondo, ma nell’alternanza ad altri impieghi con quella scrittura sempre presente e necessaria. Ogni lirica della sua storia non è un corpo a sé quanto si lega indissolubilmente alla precedente e alla seguente, in una sorta di romanzo in versi che è testimonianza e testamento spirituale.”

Elisabetta Beneforti

 
 

“Ho conosciuto Francesco Belluomini qualche anno fa; con il trascorrere del tempo, grazie ai nostri quotidiani contatti epistolari, è nata una solida amicizia, di quelle che durano per la vita ed oltre la vita. Il suo carattere, apparentemente introverso, man mano è venuto fuori, rivelando la sua parte migliore. Egli era un poeta straordinariamente sensibile, dall’animo nobile e generoso. Mi colpì in primis il suo rapporto con il mare, che ispirò fortemente la sua vena creativa. In giovane età iniziò a lavorare a bordo di navi, dove rimase per circa vent’anni e, grazie alla sua naturale versatilità, svolse mille mestieri, definendo se stesso “vero giramondo dei mestieri”. […] Ha scritto molto nella vita, un corpus in chiave lirica e in prosa; in entrambe le espressioni tocca spesso tematiche di forte impatto sociale, dall’eccidio nazista del 12 agosto 1944 di Sant’Anna di Stazzema, alla strage di Viareggio, che lo scuote profondamente, tanto che ogni mese attraverso i social ne ricorderà le vittime, alla tragedia della Shoah, che trova la sua massima espressione nel romanzo storico Nel campo dei fiori recisi – Scampoli di olocausto (Aracne), presentato a Firenze esattamente un mese prima della sua scomparsa. Francesco Belluomini, Poeta e Uomo, con Ultima vela ci lascia un’eredità di idee, riflessioni e principi morali; un tracciato lucido e schietto della sua vita, la cui caducità si manifesta all’improvviso, nella sua incontrovertibile dimensione, cogliendolo di sorpresa, quando ancora tanto avrebbe voluto dire.”

Daniela Cecchini

 
 

Tutte le recensioni:

 

Alessandro Canzian su Ultima vela

Nicola Vacca su Ultima vela

Dal Gazzettino del 30 giugno

Corrado Calabrò su Ultima vela

Mario Famularo su Ultima vela

Elisabetta Beneforti su Ultima vela

Ultima vela su Yawp

Ultima vela su Poetarumsilva

Daniela Cecchini su Ultima vela

 

Altre notizie su:

 

Corriere della Sera

RaiNews  Poesia di Luigia Sorrentino

Versilia Today

Loschermo.it

Logoscultura.it

 
 

il libro oggetto della  Conferenza verrà omaggiato alla Giuria Popolare

del Premio Camaiore 2018

 
 
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A seguire, alle ore 21.00, presso l’UNA Hotel Versilia di Lido di Camaiore, si terrà la serata finale del XXX Premio Letterario Camaiore – Francesco Belluomini. L’atto conclusivo sarà condotto dal giornalista Rai Alberto Severi, con lettura dei testi poetici a cura di Alessia Innocenti. La Giuria Popolare decreterà con il proprio voto il supervincitore, scegliendolo tra la cinquina dei finalisti nominati dalla Giuria Tecnica, presieduta da Rosanna Lupi, nel giugno scorso tra oltre centotrenta libri pervenuti alla Segreteria del Premio. Gli autori che si contenderanno il prestigioso riconoscimento sono Dino Azzalin con Il pensiero della semina (Crocetti), Alberto Bertoni con Poesie 1980-2014 (Aragno), Chiara Carminati con (Viaggia verso) poesie nelle tasche dei jeans (Bompiani), Isabella Leardini con Una stagione d’aria (Donzelli) e Enrico Testa con Cairn (Einaudi). Durante la serata saranno consegnati i premi già assegnati dalla Giuria Tecnica e dalla Presidente a partire dal Premio Internazionale alla poetessa Joy Harjo per Un delta nella pelle – Poesie scelte, 1975-2001 (Passigli) a cui sarà donata, oltre al premio principale, un’opera d’arte del Maestro Giuseppe Lippi. Saranno premiati anche le menzioni speciali, Carlo Villa con Retrostrato (Società Editrice Fiorentina), Antonio Carollo con Poesie (Tracce) e Keaton Henson per Idiot Verse – Poesie (Giovane Holden). Il Camaiore Proposta – Vittorio Grotti, riservato alle opere prime di autori che non abbiano superato il trentacinquesimo anno di età, verrà consegnato a Simone Burratti con Progetto per S. (Magenta). Infine il Premio Speciale verrà assegnato a Mario Baudino per La forza della disabitudine (Aragno). La Giuria Tecnica, presieduta da Rosanna Lupi, è composta da Corrado Calabrò, Emilio Coco, Vincenzo Guarracino, Paola Lucarini, Renato Minore, Mario Santagostini, mentre i giurati popolari sono Josef Filippo Alfieri, Sara Benassi, Stefania Benedetti, Claudio Benedettini, Giacomo Bicchieri, Roberto Bonfandini, Patrizia Lorella Borrello, Elisa Chimenti, Floriana Chinzi, Filippo Cipolla, Daniela Conti, Angela Da Prato, Flaviano Dal Lago, Giada Fedi, Elena Fibbiani, Silvana Galli, Monica Ghilardi, Alessandra Giannini, Chiara Giannini, Ettore Giovannetti, Fabrizio Lari, Carmela Longoni, Teresa Mangini, Graziella Marchetti, Sandra Marchetti, Nilo Mattugini, Massimiliano Merler, Stefania Millepiedi, Cristina Olivi, Monica Paolinelli, Cinzia Pardini, Stefano Peselli, Carla Sbrana, Daniela Scarel, Cristina Silicani, Lorenzo Simonini, Silvia Vannucci, Franco Vernacchia, Elasia Viviano, Serenella Zappelli. Assieme a loro, faranno parte i vincitori del premio La Poesia dei ragazzi Alessia Boggi, Imane El Khaouly, Chiara Squillace, Giorgia Benedetti, Alessio Gigliotti, Sarah Krasniqi, Sara Altemura, Caterina Bicchielli, Gaia Paoli e Gabriele Tommasi.

 
 
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