Avventure minime – Alessandro Broggi

213_Broggi_front_cover

Una lettura sicuramente non semplice e mai scontata quella che Alessandro Broggi chiede al lettore nel suo Avventure minime (Transeuropa 2013). Un libro di poesia che tenta di riscrivere i canoni non esternando la propria prospettiva privata quanto interiorizzando tutte le altre. Avventure minime è infatti una raccolta di flash e quadri dal realismo tanto accentuato quanto mai preventivamente giudicato. C’è una descrizione asettica, distante, della realtà, che però viene assunta a un livello tale da far considerare anche la cosa più terribile come normale. Un insieme disgregato di frammenti che però racconta efficacemente il mondo di oggi. Eludendo il verso nella prima parte per prediligere una poetica delle cose, delle situazioni che paiono essere protagonisti a parte. Come se la vita fosse costruita e subita in egual misura dai suoi attori, diventando essa stessa nelle sue molteplici pieghe una terza protagonista da osservare nuda e grezza.

Non mancano i piccoli momenti di bene, di entusiasmo, quanto i momenti di pessimismo e di crudeltà. Personalmente mi sono venute in mente le illuminazioni rimbaudiane (ma forse è solo un accostamento arbitrario) con tutte le dovute differenze del caso (o forse proprio a causa delle differenze). Certo è che Avventure minime ha una sua visionarietà che riscrive non solo i canoni poetici ma anche quelli dello sguardo. Perchè molto facilmente oggi ci rapportiamo alla realtà non misurandola ma giudicandola secondo concetti banali, preconcetti che falsano il rapporto stesso. Broggi invece spoglia la presenza dell’io (con tutto ciò che ne consegue) per assumere i tanti io che pensano e raccontano le storie, le ferite, le concatenazioni delle relazioni umane.

Ho premesso e già sottolineato in questo breve articolo che l’autore riscrive i canoni e lo fa partendo da una non-forma poetica. I brani infatti si presentano all’occhio che li guarda (prima della lettura) come pensieri e racconti che più che narrare evocano un ipertesto che si sfalda pagina dopo pagina senza comunque perdere mai la sua unitarietà. Restando quanto è. Si disgrega cementificandosi nella linea continua ed ostinata della vita. Ferocia dopo ferocia. Entusiasmo dopo entusiasmo. Sesso dopo sesso. Fino ad arrivare a una teoria dei gruppi (fiction) che esalta l’accostamento di particolati, quasi un sistema colloidale di parole che preannuncia (nell’architettura del libro) l’ultimo gradino dello sfaldamento: la poesia.

L’ultimissima parte del libro si svela prevalentemente in quartine e con la medesima asetticità precedente parla di strutture, di climi sentimentali, di quotidiano. Broggi continua con l’appiattimento di ogni pre-definizione per un’onestà massima e crudele anche di fronte al giusto, al ragionevole di cui si chiede appunto ragione (d’altra parte è chiaro / meglio che tutto funzioni / e dovrebbe appunto essere / qualcosa di ragionevole).

La posizione di Broggi, che necessita di quel lungo preludio che è il libro stesso, arrriva in questa sezione a dare delle piccole definizioni che chi vi scrive considera il vero oggetto delle avventure minime, la loro più intima sostanza. Ragione ed emozione / fanno parte della vita / come a rivelare il senso / attorno al quale ruota, e ancora capire il perché delle cose / nel modo più semplice possibile / in frequentazioni quotidiane / con le persone più diverse, diventano nel libro punti di riferimento ed arrivo di tutte le situazioni precedenti, che in questo assumono significato e valore. Perchè, come dice Broggi, concentrare l’attenzione / sulla bellezza degli oggetti / per un effetto più drammatico / come a rivelare un senso è uno dei modi utili che abbiamo per capire il perché delle cose / nei gesti che più ci accomunano agli altri / riconoscendosi nel proprio presente / in modo rivoluzionario.

 
 
 
 

ABITUDINE ZERO

 
 
I.

Saremmo usciti dalla capanna. Dipendeva dai suoi accenni, il linguaggio del corpo arriva presto, malgrado la ragazza amasse una vita idealmente intesa (e quel suo profumo inglese raggiunse la zona alberata). Come una scena che non avesse importanza, la quale però cominciava con la presenza reciproca di tutti, un’epoca intera di occhiate: niente idee se non negli sguardi.

 
 
II.

La prima notte posso darmi ai sottintesi, affascinanti e cortesi fino alla soddisfazione perfetta; quello che voglio sono soltanto le curiosità, purché ridotte ai loro dettagli. Purché desiderabili.

 
 
 
 

ECCETERA

 
 
I.

[…] la fantasia di una donna insieme a un uomo: la felicità sembra anche realizzabile. Se ancora c’entra per qualcosa. La rotondità reale di un corpo. Marzia, i suoi consigli non lasciano margini. Il suo sollievo. È un complimento. Ciò che richiede complicità: è naturale. È stato un desiderio del professore cenare con lei, questo le ha fatto piacere, non l’ha nascosto.

 
 
 
 

PARTI NOTE

 
 
I.

Prima si sfila le scarpe, per essere scalza. Pone una domanda; e riceve una risposta. Tanto uscire quanto restare a casa sono diventate questioni private. La cosa è molto più intima che personale. I suoi valori sono volenterose reazioni a quelli di lui, questa presa di coscienza le compete.

 
 
II.

Lui ha detto: “Le cose che facciamo”. L’ha sorpresa; prima si sfila le scarpe, per rendersi disponibile. Tenere testa alla gioia – ritiene di saperlo – l’identità di ognuno cambia quando ciò che hai davanti è diretto e trasparente.

 
 
 
 

CAMPO D’AZIONE

a W. S.

 

Giulio propone un brindisi. Tutti bevono. Berta ride e riceve uno schiaffo da Carlo, cui reagisce appena. La Padrona del locale non reagisce, Berta ride e Carlo le dà un bacio. Bernarda si piazza davanti a Carlo, si alza la sottana con una mano e gli tende l’altra mano aperta. Si siede. La Padrona le porta un würstel freddo e lo sbatte sul tavolo. Samantha ballonzola verso Carlo. Carlo le allunga brutalmente una mano tra le cosce e le sputa nella mano tesa. Gustavo osserva annoiato il basso ventre di Samantha, poi le dà una moneta. Carlo si alza in piedi e ghigna perfidamente. La Padrona va verso Carlo e senza dire una parola gli dà uno schiaffo. Berta ride e si prende uno schiaffo anche lei. Carlo prende Berta per i capelli e la trascina da Gustavo tenendo la faccia di Berta davanti alla patta di Gustavo. Berta fa cenni di assenso e Carlo lascia la presa. Gustavo si alza, non dice una parola e addenta con violenza un pezzo di pane. La Padrona si dirige verso Carlo. […] Gustavo dà una botta in testa a Carlo con un pezzo di carne. A sua volta la Padrona lo picchia con un femore. Giulio rimane seduto giocando con i resti dei cadaveri. La Padrona colpisce Carlo con un osso costale. Carlo reagisce appena. Berta si toglie le scarpe e le calze e infila le dita di un piede nella bocca di Carlo. Carlo ciuccia e piange. Uno dopo l’altro tutti seguono il suo esempio tranne Gustavo, che osserva la scena con irritazione. Bernarda dà uno schiaffo a Gustavo, che prende a leccare il piede di Berta piagnucolando. Samantha bacia il sedere di Berta. Berta dà un calcio a uno dei due scheletri, si siede al tavolo dove era seduta la Bella Coppia e beve il loro spumante. Giulio va da Berta e nasconde il viso nel suo grembo. Lei gli versa in testa un bicchiere. Lui scivola stancamente a terra e resta steso per un po’. Samantha lo raggiunge e gli bacia la mano facendo la riverenza. Bernarda si sfila una scarpa e una calza, va verso Giulio e gli dà un calcio nel sedere. Appena lui si volta offeso, gli infila il piede in bocca. […]

 
 
 
 
NUOVA SITUAZIONE

 
 
I.

Sergio è uno di noi. Ama la gente, passa con garbo da un discorso all’altro aspettando la notte. Ama divertirsi e divertire. Sergio ama la vita.

 
 

II.

Mi tradisce da almeno tre anni. Lo ha fatto più volte e non con una donna sola. Ma quando è con me mi fa sentire indispensabile: dice che sono l’unico vero amore della sua vita. Io faccio sempre più fatica a sopportare, a volte lo disprezzo, ma lo perdono sempre perché l’idea di perderlo mi manda in pezzi.

 
 
III.

Cosa faccio?

 
 
 
 

NUOVA SITUAZIONE

 
 
I.

Confesso: a otto anni tutto quel che volevo erano tette enormi. A sedici anni portavo la quarta con l’entusiasmo della novità e della giovinezza: ma una quarta, a sedici anni, non crolla, non ingombra, non involgarisce. L’inferno viene dopo.

 
 
II.

Camminare e non essere volgari, con certe tette, è impossibile.

 
 
 
 

NUOVA SITUAZIONE

 
 
I.

Mio padre era un pugile: sapeva boxare già da piccolo, naturalmente volevo emularlo. È qualcosa che fa parte del patrimonio genetico della nostra famiglia.

 
 
II.

Mio fratello praticava arti marziali, i muri della sua camera erano tappezzati di poster di Bruce Lee. Mi prendeva a pugni e mi pestava di continuo. Ho molta dimestichezza con un certo tipo di violenza.

 
 
 
 

HANNO IMPARATO A NON FARCELA

 
 
#705

Ciao. Anche tu. Certo. Insomma, mi stavi sorridendo. Mi sono detta: come sarà? Bello? Ha proprio un bel sorriso. Non hai una donna? No, stai scherzando? Ti piace l’idea?

 
 
#46

La parzialità delle scelte fondamentali. La condivisione profonda. La diversità degli stati d’animo. La vita del corpo. Voglio vivere con te, abbiamo gli stessi desideri.

 
 
#322

Credo che sia bello. Come un romanzo. Non posso fare altro. E questo sei, una magia infinita. Anche il cielo cambia.

 
 
 
 
Daily Planet

Nessuno ha mai avuto in mente la maggior parte di ciò che accade.

John Cage

 

Per vendicarsi, una prostituta violentata da un gruppo di sbandati fa quasi massacrare l’unico che l’aveva difesa. Per poter vivere l’amore che provano l’uno per l’altra, Pedro e Cati dovrebbero superare il loro attaccamento morboso. Rapito dai ribelli del Blood Brotherhood, Orked è addestrato alla guerra, drogato, indottrinato e spinto a compiere crimini orribili. Durante la dittatura di Augusto Pinochet, un movimento indipendente di fotografi cileni documenta la repressione militare e la resistenza della popolazione fotografando quello che i media ufficiali nascondono. Da oltre vent’anni l’associazione Special Olympics lavora per integrare gli handicappati mentali nella società per mezzo dello sport. In Ghana esiste un fenomeno chiamato Ayan, o “drum poetry”, dove il tamburo parla ed è considerato un vero e proprio linguaggio. Batad è una località incantevole sulle montagne terrazzate delle Filippine, dichiarata luogo a rischio della terra dal World Heritage Committee. Theo vive con un unico sogno: diventare un modello di fama e affermarsi nella società del marketing e della pubblicità. Bunny chow è una specie di pane ripieno di carne e verdure che si mangia in compagnia. Dana vive con la nonna, la madre e il fratellino; il padre è partito in cerca di lavoro e non è più tornato. Autista e narratore di storie, Abdelrazzak trasporta le persone sul suo pullmino verso un luogo nel deserto dove officia una famosa guaritrice. Chen, killer professionista, riceve le sue commissioni via Internet. Sei ragazze di Porto Said condividono un appartamento al Cairo come studentesse. […] Il pittore Rembrandt accetta con riluttanza di dipingere la milizia civica di Amsterdam in un ritratto di gruppo. Cole è un giovane americano a Parigi che si guadagna da vivere come sosia di Michael Jackson. Il rito della riesumazione dei morti è diffuso in tutto il Madagascar. Noriko da piccola non ha mai capito perché tutti parlassero d’amore, ora lavora di notte come prostituta. Aya vanga un pezzo di terra negli aridi paesaggi del massiccio dell’Aures. George W. è alle prese con la calamità dell’uragano Katrina. Norma e Kika confessano la loro relazione in un diario a quattro mani. Jamie arriva a Vancouver per far visita a un’amica, che però non riesce a rintracciare. Un centro commerciale di New York in rovina è sede di un mercato delle pulci. Lotte è stata licenziata dal delfinario. Wendo Kolosoy è una leggenda della rumba congolese. Un uomo e una donna vengono sottoposti a un esperimento terrificante.

 
 
 
 

a fondo perduto

 
 
facciamo poche eccezioni
il seguito non è interessante
si riduce a faccenda privata
magari c’entra il cinismo

 
 

 
 
se non altro un repertorio
e lo scopo sarebbe raggiunto
i fatti sono quelli che sono
soprattutto alla distanza

 
 

 
 
suppongo che sia così
il criterio di valutazione
va considerato indicativo
in qualsiasi circostanza

 
 

 
 
se non te ne sei accorto
ci interessa di passare ad altro
possiamo fare conversazione
per concludere qualcosa

 
 

 
 
il bisogno di credere
alle proprie aspirazioni
è uno stratagemma per
non guardare la realtà

 
 

 
 
la forza di persuasione
piega ogni resistenza senza
usare toni forti ed eccessivi
l’animo è più equilibrato

 
 

 
 
può rivelarsi gravosa
ma riporta a un ordine interiore
nessuno può impedire la vostra
qualità sentimentale

 
 

 
 
si amplifica la riflessione
in sintonia con il corpo vivente
sviluppi pratici meno tortuosi
strutture interiori eleganti

 
 

 
 
migliori climi sentimentali
appaiono di più semplice sviluppo
con una vasta gamma di fantasie
passate all’azione consapevole

 
 

 
 
un appeal perfetto stile piscina
si irradia nel tempo e nello spazio
preparando quello che più avanti
sarà di sicuro realizzato

 
 

 
 

concentrare l’attenzione
sul disagio della civiltà
avendo lo spirito dell’epoca
come unico referente

 
 

 
 
capire il perché delle cose
spostandosi sempre più verso
un’atmosfera elettrizzante
sul filo del rasoio erotico

 
 

 
 
il mondo è un panorama
legato a merchandising tematici
che hanno una storia da raccontare
e a cui dobbiamo credere