Poesiæuropa, oggi la chiusura del Festival sull’isola Polvese.
Si è chiusa stamattina con l’intervento del filosofo francese Francois Jullien la sesta edizione di Poesiæuropa, Maria Borio e Francesco Deotto hanno coordinato il dibattito.
Ieri ci sono stati gli interventi di Federico Italiano con un ricco dibattito dal titolo The Monks Clonmacnoise; or, on poetry between magical realism and science fiction. Poi è stata la volta di Francesco Maria Terzago che ha portato al pubblico la sua esperienza di residenza artistica e performance.
Nel pomeriggio è stata la volta degli interventi che riguardavano la relazione tra poesia e macchina con l’intervento di Lucia Manetti su transmedialità, scrittura e tecnologia.
Dario Dentamaro si è soffermato dell’uso dell’io lirico e la macchina. Antonio Belfiore ha fatto ascoltare alcune implicazioni e potenzialità dell’uso della tecnologia che sintetizza la voce umana.
Gianluca Rizzo si è collegato per un interessante confronto dal titolo Emilio Villa’s Primordial Electronic Poetry: a preliminary survey.
Alberto Parisi ha indagato il rapporto tra Ai e poesia attraverso un confronto tra Large Language Models come ChatGpt e il movimento surrealista, focalizzandosi sul ruolo centrale che entrambi ripongono sul caso e l’azzardo.
In serata si è svolto un aperitivo con un piacevole reading in spiaggia. Hanno letto Valerio Massaroni, Antonio Perozzi, Francesca Mazzotta, Lucia Manerri, Lorenzo Baldassarre, Elisa Longo, Alberto Parisi, Dario Dentamaro, Leonardo De Santis, Paolo Piazza, Claudia Gori, Uros Dorkovic, Enkaryon Ang, Samir Galal Mohamed, Antonio Belfiore.
Poesiæuropa, anche per questa edizione, ha messo in dialogo poeti e artisti provenienti da tutto il mondo che si sono confrontati sullo stato della cultura evidenziando anche differenze negli approcci e negli studi. Il nostro plauso a Maria Borio e al suo staff che coordinano la logistica degli ospiti e borsisti che aumentano costantemente negli anni.
Elisa Longo
