La Redazione di Laboratori Poesia, per la cura di Patrizia Baglione, propone per tutte le giornate de I Fumi della Fornace (QUI) un reportage degli eventi e delle attività svolte nella giornata secondo un format caro e consolidato per la Redazione, che già si è occupata di PoesiaEuropa e più volte di Pordenonelegge (ambedue per la cura di Elisa Longo). QUI la prima giornata, QUI la seconda.
Nella terza giornata di Festa, si è ripreso il discorso laboratoriale di Irene Palombelli sui materiali raccolti e sul loro uso. Dalla bruciatura di un mattone, piuttosto che di una superficie arriginita, si è riusciti a ricavare delle terre naturali, che poi sono servite a realizzare stancil e pittura su tessuti e abiti.
A seguire l’incontro pomeridiano a cura di Elisa Michelini e Valentina Compagnucci, in dialogo con il collettivo Sineglossa e Anello Val di Fiastra, per parlare di spazi e guide del Nonturismo, per poi incamminarsi tutti nella “Foresta nera” per la performance “FUGA” a cura di Gaetano Palermo e Michele Petrosino.
Per lo spazio dedicato alla poesia, questa giornata ha visto la partecipazione di Riccardo Frolloni, Alessia Dulbecco e Graziano Graziani. Il tema, oltre alla consueta “conversione” è stato quello dell’infanzia e del suo maturare. Come un cambio di rotta, che in verità ci conduce a quella parte più dolce e meno disillusa di noi stessi.
Successivamente il solito appuntamento serale del rito de L’ufficio delle tenebre: Adesso vattene, fratello mio. Preceduto da una folta e sentita processione per le vie di Valle Cascia.
Nell’ appuntamento serale, abbiamo assistito alle letture di Graziano Graziani e Riccardo Frolloni, ed entrambi con il loro differente registro poetico hanno ripercorso il tema dell’infanzia e di come gioco e leggerezza possano vivere anche negli adulti. A seguire, lo spettacolo musicale di “Flo in concerto” e a chiudere il dj set di Abo Abo e Ricky Antolini.
Patrizia Baglione