Venerdì 16 settembre
A cura di Elisa Longo
Elisabetta Zambon ha presentato alcuni eventi di poesia a Pordenonelegge. Le abbiamo fatto qualche domanda sulla sua esperienza al festival.
Quale è stata la tua esperienza a Pordenonelegge?
Definirei Pordenonelegge un’esperienza entusiasmante. L’atmosfera delle cinque giornate del festival è assolutamente coinvolgente, comunitaria con risvolti indiscutibilmente positivi per quanto riguarda non solo la dimensione del singolo visitatore ma anche la percezione della realtà circostante, della città di Pordenone, del territorio friulano e della cultura che anima da sempre questi luoghi. Si percepisce un fermento culturale di ampio respiro che intende essere sinceramente inclusivo e trasversale nei confronti delle persone, dall’intellettuale al semplice curioso. L’edizione 2022 ha rappresentato per me un’occasione speciale per potermi confrontare con una realtà così importante, rivestendo un ruolo attivo nella presentazione di alcuni eventi di poesia, all’interno della cornice prestigiosa di Palazzo Gregoris. Indubbiamente si è trattato di un’ulteriore opportunità di crescita che mi ha permesso di conoscere e di moderare alcune delle voci più interessanti del panorama poetico italiano contemporaneo. Devo assolutamente ringraziare, per la fiducia e la stima accordatami, Gian Mario Villalta e Roberto Cescon.
Pordenonelegge e non solo, raccontaci della tua esperienza nell’organizzazione di eventi culturali.
Mi occupo di organizzazione di eventi culturali e di presentazioni di libri già da diversi anni, in Friuli e in Emilia-Romagna. Ho avuto l’occasione di confrontarmi con realtà molto diverse tra loro, sia per obiettivi, sia per platea. Ho dialogato con poeti, narratori, saggisti, autori locali o di respiro nazionale. Ho avuto il piacere di presentare eventi anche al Salone Internazionale del Libro di Torino e, dalla primavera di quest’anno, sono diventata direttrice artistica del ciclo letterario “Cotidie Legere”, promosso dal Comune di Brisighella, nel ravennate. Ogni volta che ci si approccia ad una presentazione si apre una sfida nuova ma la passione che muove è sempre la medesima e si rinnova ogni volta. Ho avuto la fortuna di incontrare il piacere della conoscenza, della condivisione, del dialogo e del confronto nelle realtà di provincia e, con ancora più slancio ed eco, in contesti importanti come Pordenonelegge. L’esperienza qui condotta è stata un ulteriore banco di prova e, soprattutto, una fonte di arricchimento personale, da un punto di vista poetico ed umano. Questa occasione ha rappresentato un tassello formativo ed esperienziale che sarà molto utile nell’ambito della gestione degli altri eventi di cui mi occupo durante l’anno.
Quanto tempo ci vuole per preparare un evento letterario e per entrare in sintonia con un’opera?
Le presentazioni svolte a Pordenonelegge vertevano su un’introduzione e moderazione di più autori per singolo evento. Questo ovviamente ha costituito una sfida (undici autori suddivisi in tre eventi), per quanto riguarda la preparazione e la gestione del tempo a disposizione. Quando si presenta un libro è fondamentale entrare in sintonia con l’opera e con l’autore, creare una certa sinergia comunicativa, mantenendo una presentazione classica ma costruita in maniera attiva e originale, partendo dai temi del libro, creando argomentazioni e dibattito, anche con il pubblico, se possibile. Per la creazione di un evento ex novo si sommano gli aspetti gestionali più disparati, dalla scelta del luogo, della data e dell’orario della presentazione alla selezione dell’opera, dall’accordo con l’autore alla pubblicizzazione dell’evento, dalla creazione della locandina alla formulazione del comunicato stampa, dalla diffusione sui social-media al coinvolgimento di una libreria a cui appoggiarsi per le vendite durante l’evento.
Un altro aspetto da non trascurare è saper identificare e fidelizzare un pubblico di riferimento che possa sentirsi coinvolto per argomento o narrazione. Il fattore più importante credo comunque che sia la passione con cui si racconta un libro, la capacità di rendere accattivante un contenuto, aprire dibattiti e instillare curiosità nei potenziali lettori. Nelle realtà affermate e composite come quelle dei grandi festival letterari, chiaramente tutti questi aspetti sono gestiti dalla macchina organizzativa, sgravando il presentatore dal pensiero di tutte queste incombenze. Ciò permette di dedicarsi completamente alle opere e agli autori, anche se capita più spesso di dover moderare piccoli collettivi, potendo dedicare a ciascuno meno tempo e spesso conoscendo gli scrittori di persona nel momento stesso dell’evento. In questo gioca un ruolo fondamentale l’esperienza del moderatore che deve essere in grado di percepire la modalità migliore di interazione con l’autore, senza mai dimenticarsi di mantenere alta la soglia attentiva del pubblico a cui si rivolge che, nel caso degli eventi di poesia a Pordenonelegge, è costituito molto spesso da studiosi, poeti e addetti ai lavori, rendendo la sfida ancora più complessa ed avvincente.
Elisabetta Zambon (1983) vive e lavora in provincia di Ravenna. Ha pubblicato alcuni libri di poesia e organizzato eventi culturali in Friuli e in Romagna. Ha curato presentazioni al Salone Internazionale del Libro di Torino e in numerosi festival letterari friulani. Collabora con diverse case editrici: Samuele Editore, Tempo al Libro e Carta Bianca. È direttrice artistica del ciclo letterario Cotidie Legere per il Comune di Brisighella (RA).