Pillola di Alessandra Carnaroli

Pillola di Alessandra Carnaroli

 
 

Elsamatta è un’originale e interessante opera di Alessandra Carnaroli edita da ikonaLìber. Nel libro viene rappresentata questa donna che incarna forse il disagio più grande, quello di essere diversi. Tutti noi siamo irreggimentati nei tempi del lavoro e, per quello che è socialmente accettato, dai tempi della famiglia e degli affetti (non si osa nemmeno includere nella poesia il tempo per coltivare interessi e amicizie). Come se il nostro vivere quotidiano sia fatto di tappe sempre uguali a sé stesse vivendo un “eterno presente”.

Gli unici affetti riconosciuti sono la famiglia o la relazione (ovviamente eterosessuale). Tutto ciò che esula o si distanza spesso, molto spesso, viene considerato “follia” o “pazzia”. Ci si discosta da essa perché essa è specchio delle nostre paure non affrontate o delle nostre rimozioni emotive.

Persone come Elsa sono da tenere alla larga perché inquietano, impauriscono o in un certo qual modo considerate fonte di ansia o di rabbia. In realtà se avessimo elaborato bene questi sentimenti non avremmo alcun problema ad interagire con tutte e tutti gli “Elsa” con i quali interagiamo. Anzi paradossalmente scoprire ciò che a noi crea disagio può essere utile a considerarci comunità e non solo aggregato di soggetti che con imperativo individualistico mandano avanti le loro esistenze.

Non mi riferisco solo al fare appello alla pietas ma anche e soprattutto alla necessità della consapevolezza. Sì credo proprio che una buona dose di consapevolezza non guasti non solo e non tanto per salvare l’individuo ma per iniziare seriamente un lavoro sulle ingiustizie sociali come la chiusa della poesia sembra suggerire.

Ilaria Grasso

 
 
 
 
poveretta però che tristezza siamo tutti stati inseguiti da lei
adesso però noi c’abbiamo una famiglia un fidanzato
possiamo andare a scuola o averci un lavoro pagato
fare una famiglia
lei niente di tutto ciò
è una delle ingiustizie di questa società che mette da parte i diversi