L’estremo forte degli occhi di Cettina Caliò (La nave di Teseo, 2024) racchiude il senso potente di una poesia che procede per vuoti e per pieni. Leggere questa raccolta significa fare esperienza assoluta del verso, della sua significazione emotiva, del suo andare a capo per ingrandire porzioni di micromondo. Perché la poesia di Caliò è minimale ed efficace, un taglio chirurgico del superfluo e dell’incomprensibile, il che esclude ghirigori estetici e abbellimenti retorici: versi secchi, brevi, asciutti ma taglienti sezionano la memoria, inquadrano una vita intima fatta di piccole intercapedini in cui è necessario intrufolarsi in punta di piedi.
Questa raccolta dice della mancanza che ci affolla, racconta le interruzioni e gli inciampi delle nostre vite: con un ritmo incalzante, una voce dritta e potente, Caliò mette accenti su aspetti del quotidiano intimo e mai insignificanti. Componimenti snelli, echeggianti e immagini nitide sono il forte della poesia della poeta catanese.
Lontananza, silenzio, angoli lontani a cui rivolgere lo sguardo, fratture e rovine: minimi comuni denominatori che sorreggono una poesia sincera, schietta e a tratti scomoda e dura. E una narrazione amorosa che con legittimità ed eleganza si impone a chi legge, anche in due versi:
Come il fiato esatto del peso
come tu quando piano albeggi.
Caliò indaga il necessario e lo riporta con pienezza nel fuoco sacro della poesia, ovvero in quell’agire dell’esistenza in cui lo stupore delle piccole cose è degno di sguardo e sopravvive all’inamovibilità di esistenze sempre uguali a sé stesse o al tonfo sgraziato del dolore che ci invade.
Erica Donzella
La tazzina posata sul tavolo
il cigolio della porta di ingresso
anche oggi
non ha memoria
il gesto
passa in un fruscio
sul tormento fermo
dei rami
:
è perdita
il bisogno di restare
dove l’attesa è assorta e la parola
solo una traccia di matita
i passi sulle scale
il sacchetto della spesa
anche oggi
le mani occupate
a reggere la frattura del vuoto
* Ovunque mi sei
ovunque mi sai
fa spavento e ninnananna
la posizione del fuoco