ITALIA OSPITE D’ONORE
ALLA FIERA DEL LIBRO DI FRANCOFORTE
16-20 ottobre 2024
La Fiera del Libro di Francoforte 2024, giunta alla sua 76ª edizione, si terrà dal 16 al 20 ottobre e si preannuncia come uno degli eventi culturali più importanti dell’anno. Con l’Italia come Paese Ospite d’Onore questa edizione della Frankfurter Buchmesse offrirà una piattaforma per celebrare la letteratura e promuovere dialoghi internazionali tra autori, editori, traduttori, e professionisti del settore.
Il tema scelto per l’evento di quest’anno è Read. Reflect. Relate, un invito a riflettere sul ruolo della letteratura nella società contemporanea e a mettere in relazione culture e lingue diverse. Il programma è ricco di incontri, dibattiti e presentazioni, e ospiterà più di 90 autori italiani che parteciperanno a oltre 50 eventi letterari. Tra i nomi italiani di spicco troviamo Alessandro Baricco, Claudio Magris, Paolo Giordano, Vivian Lamarque, Laura Accerboni, Giuseppe Conte, Davide Rondoni, Daniele Mencarelli, Laura Pugno, Gian Mario Villalta, che discuteranno di temi che spaziano dalla narrativa alla poesia, passando per la saggistica e la traduzione e l’incontro con il pubblico nei Festival.
Il Padiglione italiano, progettato dall’architetto Stefano Boeri, sarà ispirato alla piazza, luogo di incontro per eccellenza. All’interno del Padiglione si terranno incontri in due sale principali: l’Arena e il Caffè Letterario, dove si esploreranno vari aspetti della cultura italiana, dalla poesia contemporanea ai grandi classici, fino al mondo della letteratura per ragazzi e fumetti.
Oltre agli eventi letterari il programma include anche una serie di iniziative professionali che si svolgeranno nello Stand Collettivo Italiano, permettendo agli operatori del settore editoriale di confrontarsi con i colleghi internazionali. Saranno organizzati tavoli di lavoro e discussioni su temi cruciali come l’editoria digitale, la traduzione e l’internazionalizzazione delle opere italiane. Questo spazio, organizzato dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (AIE), sarà inaugurato il 16 ottobre alle 10.30 alla presenza dei ministri della Cultura italiano e tedesco, Alessandro Giuli e Claudia Roth.
Lo Stand Collettivo, che quest’anno si estende su 668 metri quadrati, rappresenta un record per l’editoria italiana, ospitando 131 espositori, oltre a 7 Regioni (Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Veneto) e la Provincia Autonoma di Bolzano. Il programma professionale comprende 21 incontri volti a rafforzare i legami internazionali nel settore editoriale e a discutere temi cruciali per l’editoria contemporanea.
All’interno del programma ufficiale la Regione Friuli Venezia Giulia organizzerà diversi eventi tra cui un incontro intitolato Vicini di casa, vicini di cultura che vedrà la partecipazione dei sindaci di Nova Gorica e Gorizia assieme all’Assessore regionale alla Cultura Mario Anzil in vista dell’iniziativa GO! 2025, che vedrà Gorizia e Nova Gorica come Capitale Europea della Cultura. Il GECT GO allestirà uno spazio dedicato a GO! 2025 all’interno del Padiglione Italia, in cui contenuti video legati al tema del confine e della sua superazione si fonderanno con letture di autori, celebrando l’incontro tra due le città simboliche.
QUI il programma professionale
Tra gli eventi di particolare interesse l’incontro dedicato all’internazionalizzazione dell’editoria italiana intitolato “Traduzioni. Ponti e relazioni tra culture e Paesi”. L’evento si terrà il 16 ottobre, dalle 12.30 alle 13.20, presso la Sala 1 dello Stand Collettivo Italiano. Questo dibattito vedrà la partecipazione di Nicola Genga del Centro per il libro e la lettura, Stefano Melloni del SEPS – Segretariato Europeo per le Pubblicazioni Scientifiche e Laura Pugno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, moderati da Bruno Giancarli dell’Associazione Italiana Editori (AIE). L’incontro offrirà una riflessione sul ruolo cruciale che le istituzioni pubbliche svolgono oggi nel promuovere l’internazionalizzazione dell’editoria italiana. Attraverso lo scambio di diritti, la traduzione delle opere tra le lingue e la partecipazione alle principali fiere internazionali, queste istituzioni facilitano il dialogo culturale tra Paesi, creando ponti tra diverse realtà culturali.
Altro appuntamento imperdibile presso la Sala 1 dello Stand Collettivo Italiano sarà l’incontro dal titolo “I libri in piazza. Incontrare e conoscere gli scrittori nei festival letterari”, che si terrà il 18 ottobre dalle 11.30 alle 12.20. L’incontro vedrà protagonisti alcuni degli organizzatori dei principali festival letterari italiani, tra cui Ruggero Cappuccio (Fondazione Campania dei Festival), Antonella Ferrara (TaoBuk Taormina Book Festival), Luca Formenton (BookCity Milano), Oliviero Toscani (Milanesiana) e Gian Mario Villalta (Pordenonelegge), con la moderazione di Cristina Giordano di Cosmo/Westdeutscher Rundfunk. Durante la discussione verranno approfondite le strategie per portare in Italia alcuni dei più grandi scrittori a livello mondiale, offrendo al pubblico l’opportunità di incontrare i propri autori preferiti. Verranno anche esplorate le iniziative che permettono a questi eventi di promuovere la cultura letteraria e creare nuove possibilità di incontro tra autori e lettori, consolidando così il ruolo dell’Italia come palcoscenico per la letteratura internazionale.
A seguire, dalle 11.30 alle 12.20 sempre il 18 ottobre, presso la Sala 2 dello Stand Collettivo Italiano, la Regione Friuli Venezia Giulia presenterà un evento intitolato “Attraversare i confini: ridefinire le frontiere dell’editoria”, che vedrà la partecipazione di figure chiave del panorama editoriale transfrontaliero: Elisa Copetti (Bottega Errante Edizioni), Dario De Cristoforo e Alberto Gaffi (Italo Svevo), Erika Hornbogner (Wieser e Drava Verlag), Mitja Ličen (GOGA) e Ivan Sršen (Sandorf). A moderare sarà Diego Marani (recentemente entrato nella redazione di Una Scontrosa Grazia, QUI – articolo di Rai Cultura). L’evento esplorerà come la collaborazione tra case editrici di diversi Paesi possa aprire nuove opportunità per la circolazione di idee e autori a livello internazionale. Questo tipo di sinergia permette di superare i confini geografici, ampliando la diffusione culturale e favorendo il dialogo tra prospettive diverse. L’unione di più voci editoriali consente di arricchire l’offerta culturale e creare connessioni più profonde tra lettori e autori.
Dalle 12.30 alle 13.20 invece, presso il Caffè Letterario nel Padiglione Italiano, si terrà l’incontro intitolato “Brooklyn, la Baviera, l’Italia: un mondo da raccontare”. Protagoniste due autrici che hanno vissuto e raccontato le loro esperienze in una costante condizione di movimento e trasformazione culturale. Claudia Durastanti, nata a New York da genitori italiani, cresciuta in Basilicata e successivamente trasferitasi a Londra, ha esplorato temi di appartenenza e identità nelle sue opere, come il recente romanzo Missitalia. Dall’altra parte, la pluripremiata scrittrice Helena Janeczek, di origini polacche e bavaresi, ha esordito con poesie in tedesco e ha ottenuto il Premio Strega con il suo romanzo in italiano La ragazza con la Leica. Il suo ultimo lavoro, Il tempo degli imprevisti, esplora prospettive storiche e culturali dell’inizio del Novecento. Moderato da Markus Messling del Käte Hamburger Kolleg CURE, l’incontro promette di offrire una riflessione profonda su come le esperienze migratorie e la mescolanza di culture possano arricchire la letteratura e ampliare le narrazioni personali e collettive.
A seguire, dalle 13.30 alle 14.20, presso il Caffè Letterario si terrà l’incontro poetico “Una follia bella, la massima allerta”. Questo evento vedrà protagonisti i poeti Laura Accerboni e Marko Miladinović, con la moderazione di Magda Mandelli e organizzato dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia. La poesia, descritta come un atto che avviene in un istante, è qui esplorata come un linguaggio che interroga l’esistenza, pur rimanendo segreta anche quando sembra essere compresa. Attraverso i versi di Accerboni e Miladinović, la poesia diventa un campo aperto di esperienza, uno spazio di libertà in cui si attraversano i margini dell’esistenza e si sfidano le certezze, come il pavimento che potrebbe crollare da un momento all’altro.
Dalle 17.30 alle 18.20, invece, presso il Caffè Letterario si terrà un incontro poetico dal titolo “Poesie d’amore e umanità”. Protagonisti dell’evento saranno la celebre poetessa italiana Vivian Lamarque e il filosofo, poeta e musicista tedesco Asmus Trautsch. In un secolo segnato da ritmi frenetici e disumanizzanti, Lamarque, con la sua poesia delicata e profonda, continua a esplorare il tema dell’amore, come dimostra nel suo ultimo libro L’amore da vecchia. Accanto a lei, Trautsch porta la sua prospettiva filosofica sull’Antropocene, riflettendo sulle emergenze planetarie e sulla condizione umana. Il dialogo tra i due artisti rappresenta un momento di riflessione sulla capacità della poesia di unire sentimenti profondamente umani, come l’amore, con la consapevolezza delle sfide globali del nostro tempo.
Sabato 19 ottobre, dalle 17.30 alle 18.20, presso il Caffè Letterario, Giuseppe Conte e Davide Rondoni condurranno un incontro intitolato “Poesie di mare e di collina”. Moderato dal poeta e scrittore Pierfranco Bruni, l’evento metterà a confronto due universi poetici distinti ma complementari. Giuseppe Conte, poeta dell’Imperiese, celebrerà la vastità e il mistero del mare, come già espresso nel suo libro Non finirò di scrivere sul mare. Per Conte, il mare rappresenta una metafora infinita, un luogo di esplorazione dell’anima e della natura, capace di evocare l’infinito e l’abisso. Dall’altra parte, il romagnolo Davide Rondoni offrirà una prospettiva legata alle colline della sua terra, la Romagna. Le sue poesie sono un punto di osservazione sul mondo, in cui la natura e l’umanità si intrecciano, radicate in un paesaggio familiare che riflette le profondità delle sue riflessioni.
QUI il programma professionale
In occasione della manifestazione internazionale non manca l’intensificarsi delle relazioni culturali tra Italia e Germania finalizzate non di rado alla pubblicazione in doppia lingua. Esempio significativo lo è la recente pubblicazione della raccolta bilingue di poesie Lettere dal deserto rosso di Maria Borio e Tom Schulz. La particolarità di quest’opera risiede nella capacità di far dialogare due lingue, l’italiano e il tedesco, attraverso testi che si riflettono e completano a vicenda, creando una simbiosi linguistica. Le poesie, tradotte rispettivamente in tedesco e italiano da Pia-Elisabeth Leuschner e Paola Del Zoppo, sono brevi composizioni in forma di lettere, capaci di evocare un dialogo intimo tra i due poeti e i loro lettori.
La raccolta, strutturata in cinque sezioni, si sviluppa attraverso un dialogo continuo che esplora temi condivisi come luoghi, spazi e sensazioni, creando un legame tra parole e immagini che si rispecchiano nelle due lingue. Le poesie, scritte durante il periodo di isolamento causato dalla pandemia (si ricordi il precedente della Borio, Dal deserto rosso, Stampa2009, 2021 – il video della presentazione a Milano, a cura di Maurizio Cucchi e con Alessandro Canzian, Giuseppe Pontiggia e Sebastiano Mondadori, QUI), assumono una valenza profonda come atto di superamento delle distanze, esprimendo il desiderio di incontro e unione.
L’opera di Borio (che recentemente ha visto la riedizione del suo Trasparenza, Interlinea 2019, 2024 – una nostra recensione QUI) e Schulz (di cui si ricorda Il dio della solitudine, Donzelli, 2018, una nostra recensione QUI) è un importante esempio del potere della poesia come strumento di connessione tra lingue, culture e persone, rielaborando il genere del Briefgedicht – lettera in versi – per esplorare la comunicazione poetica a distanza. Il contatto tra due esseri, separati fisicamente, si materializza attraverso la poesia in lettere che non solo raccontano il legame tra i due poeti, ma ridefiniscono l’essenza del linguaggio mettendo in discussione i confini tra testo e immagine. Le due lingue, l’italiano e il tedesco, si alternano e si inseguono creando un filo che va oltre l’orizzontalità della scrittura tradizionale.