Voglio “saltare” dal binario al quaternario per creare meno confusione possibile nel lettore. Il quaternario è un verso che ha un solo accento fisso sulla terza sillaba metrica.
Idealmente, ha un accento secondario sulla prima sillaba, rendendolo simile all’unione di due binari (ma non necessariamente: l’accento secondario può essere anche posizionato sulla seconda sillaba, es. “Così sia”).
Guarda, presto!
[Guàr1°/da/prè3°/sto!] (piano)
Guarda il fulmine!
[Guàr1°/da_il/fùl3°/mi/ne!] (sdrucciolo)
Guarda in su!
[Guàr1°/da_in/su3°!] (tronco)
Anch’esso è verso pari, e ha le stesse compatibilità del binario; qualche esempio:
Guarda, presto, [quaternario piano] sono sveglio! [quaternario piano] Non ricordo più il mio sogno. [ottonario piano] Dimmi, cara, [quaternario piano] quanto vale [quaternario piano] quel che tu chiami bisogno [ottonario piano]
Non avrebbe senso parlare di un “doppio quaternario”, perché, anche in questo caso, corrisponderebbe ad un altro verso: l’ottonario.
Si rimanda al senario (che sarà trattato in uno dei prossimi interventi) per la sua possibile composizione “binaria” (1°, 3°, 5°), che permetterebbe un accostamento eufonico al quaternario (ma anche al binario ed all’ottonario).
Mario Famularo