Hans Magnus Enzensberger

Hans Magnus Enzensberger 1
 
 
Näheres über einen Baum
 
Die Weißbirke dort, sonnenfleckig.
Bewege dich nicht. Betrachte
die Abweichungen: grün von grün,
matt von glänzend, das Blatt
in der Spreite dunkler als unten
oben. Nichts wiederholt sich.
Jeder Nerv rieselt wie auf der Haut
die Brise. Das alles schwankt,
richtet sich auf, unverändert
fast, aber nicht ganz.
 
Es wippt, tanzt, trudelt:
«pathologische Mengen»,
Funktionen ohne Ableitung,
Flatterbahnen im Phasenraum.
 
Den Wind beugen, der sie biegt,
die Blätter, verdrillen ihn
zu geisternden Strudeln,
die nicht siehst. Laß rechnen
dein schwaches Gehirn,
bis es bebt, schwirrt, kippt,
vor dem Strudel der Erscheinungen
kapituliert, und sich wieder
wie die Weißbirke vor deinen Augen
aufrichtet, unverändert
fast, aber nicht ganz.
 
 
 
 
 
 
Nozioni più precise su un albero
 
La betulla bianca laggiù, macchiata di sole.
Non ti muovere. Osserva
le varianti: da verde a verde,
da opaco a lucido, la foglia
nella lamina fogliare è più scura che di sotto
in alto. Nulla si ripete.
Ogni nervo un rivolo come la brezza
sulla pelle. L’insieme traballa,
si rizza, immutato
sì ma non del tutto.
 
Oscilla, danza, traballa,
«quantità patologiche»,
funzioni senza derivazione,
percorsi instabili durante le fasi.
 
Vincere il vento che le piega,
le foglie, ammaestrarlo
a produrre fantastici vortici
che tu non vedi. Lascia
che il tuo debole cervello faccia calcoli
finché non trema, non stride, non crolla,
non s’arrende al vortice dei fenomeni
e non si rizza di nuovo,
come la betulla bianca
sotto i tuoi occhi, immutato
si ma non del tutto.
 
 
Traduzione di Anna Maria Carpi