Corso di Lettura e Scrittura Poetica – 25 marzo

 

L’appuntamento del Corso di Lettura e Scrittura poetica della Samuele Editore a Maniago del 25 marzo è stato un incontro particolare, meno tecnico e più di condivisione. Non abbiamo cioè letto né parlato direttamente di poesia ma di noi stessi, delle nostre esperienze, delle preziosità che ogni persona porta dentro. Tre le domande fondamentali alle quali i partecipanti sono stati invitati a rispondere:

Quale è stata, nel bene o nel male, l’esperienza più significativa che puoi raccontarci?
Facendo finta che tra venticinque anni scriverai il libro della tua vita, di cosa parlerà?
Qual è il messaggio che senti di poter esprimere nei versi come cosa importante per gli altri?

A questi input i partecipanti hanno risposto in maniera molto variegata spaziando comprensibilmente all’interno delle varie esperienze personali e intime. Spesso aprendo parentesi importanti che ci hanno portato a focalizzare momenti di gioia e momenti di dolore e allo stesso tempo ponendo quesiti fondamentali quali Cos’è effettivamente la gioia? Una cosa interessante è stata il rilevare che per alcuni non esistono momenti definiti e/o definibili ma interi periodi costellati da piccoli istanti che hanno creato il messaggio possibile da veicolare attraverso i versi.

Fondamentale è risultata la dimensione infantile nel rapporto coi genitori che pare essere stato un punto di svolta e confronto per quasi tutti i partecipanti. Alla fine dell’incontro, partendo da una definizione data da una partecipante di una differenza culturale coi genitori (definita inizialmente come standard) ci siamo interrogati uno per volta sui sinonimi che ognuno sentiva di dare a tale termine (standard) nella complessità del suo significato di confronto e rapporto con una realtà diversa quale quella genitoriale. Sono emersi sinonimi molto diversi quali essere sé stessi che hanno confermato le differenti posizioni di ognuno.

Per il prossimo appuntamento, che aprirà il laboratorio di scrittura poetica, è stato chiesto di copiare trenta poesie di Vittorio Sereni.