Mario Famularo

Mario Famularo 1

Dalla redazione di Laboratori Poesia

bisogna essere chiari, evitare
troppi giri di parole: l’incerto, chi
tentenna e contraddice ogni suo gesto,
scorrendo così lieve nella piega
che consento per mera cortesia e
disinteresse – scivolano via

per dio, nessun giudizio (di questi io
sono il primo) però me stesso sono
costretto a sopportarlo, e a farlo
scomparire – se un altro essere umano
pretende un’importanza nel vuoto dei
miei giorni (curiosa circostanza)

la sola condizione: governi una
logica d’affetti incontestabile,
misura più evidente di un sereno
sostenersi, e non discorsi molli
ma l’opporsi di quei gesti che
granitici si impongono

e pure nel più cinico discanto
siano il dito che silenzia con
la forza di quel cielo troppo azzurro

quel cielo che non sfiora e rende vana
ogni parola – che annienta l’abitudine
straziante e la consola