Il novenario e il doppio novenario (versi con ritmo ternario)


Bozza automatica 8
 

Il novenario è un verso che, similmente all’ottonario, ha un ritmo poco mobile e piuttosto fisso, cantilenato; ma, a differenza dell’ottonario, la sua natura ternaria lo rende molto più scorrevole.

Si contraddistingue per avere l’ultimo accento fisso sull’ottava sillaba metrica, oltre a due accenti fissi sulla 2° e 5° sillaba metrica.

Idealmente questo lo rende come una sequela di tre ternari successivi, ragion per cui si sposa bene con versi ternari e senari anfibrachici.

 

Svanivano in fretta i problemi.

[Sva//va/no_in/frét/ta_i/pro/blé/mi] (piano)

 

Ricorda grandezza del fulmine.
[Ri/còr/da/gran/dèz/za/del/fùl/mi/ne] (sdrucciolo)

 

La nube improvvisa sparì.
[La//be_im/prov//sa/spa/] (tronco)

 

Il novenario lascia davvero poco spazio (ne lascia?) agli accenti secondari, considerando che sono quasi tutti fissi; ciò nonostante è piuttosto cantabile.

 

Accennando piuttosto brevemente al doppio novenario, esso è uno dei versi canonici più lunghi della nostra metrica, e ha anch’esso un ritmo ternario.

 

Segue le regole dei versi doppi già citate nei precedenti interventi (cfr. il doppio ottonario) e questo schema accentuativo:

 
2°, 5°, 8° || 2°, 5°, 8°
2°, 5°, 8° || 2°, 5°, 8°
 

Un esempio:

 

Ricorda quegli attimi dolci, ricorda le nostre giornate:
svanivano in fretta i problemi, dissolti qual neve in estate.

 
 

Mario Famularo