Giovanni Giudici

Giovanni Giudici

 

Giovanni Giudici (1924 -2011) ci lascia una nota in Tutte le poesie (Garzanti) al suo gioiello Salutz (1984-86): per un trobadorico del ‘900 ecco i personaggi complementari: Minne (=Amore: in un’accezione, credo, anche un po’ stilnovistica), Midons e Donna, derivanti il primo dalla convenzione dei Minnesanger germanici e gli altri due dall’area provenzale. Di Midons (termine riesumato anche da Ezra Pound) la più recente suggestione mi era venuta da una poesia dell’amico Cosimo Ortesta.

Componimenti chiusi sono quelli di Salutz, dove Minne e Midons sono specularmente la Donna, ma con un linguaggio crudo e disincantato che certo non era farina dei trobadorici. Sebbene un disarmato Non creder l’incredibile / Fu il solo sbaglio e peccato, nel 1990 ci riconsegna una coscienza vigile al di là dell’ironia e della corrosione intellettuale. Per Salutz il poeta vinse il Librex Guggenheim-Montale.

Dell’”anovecento” e “crepuscolare” qui Giudici ha un moto di sussulto. E scrive uno dei suoi capolavori.

Pierangela Rossi

 
 
Minne Midons
E ogni altra cura lasciata
Esploro volumi
Alcuno che racconti:
E’ successo anche a me _
Dove la mente prigioniera stagni
Vostra o di ch non so
O che voi non sapete
Verso quali pensieri a quali mète
Mai mi svagassi anch’io
Su quella ferma strada
Dove c’incontra (narrano) lo sguardo
Che tutto e insieme vede
Chiamato Dio
 
 
 
 
Dentro il mio sonno terra-di-nessuno
Di purissimo suono rauca gola
Lingua flebile vena
Di mitissima grazia sua figura
Mordesse una parola –
In voi, Minne, quell’ombra si deguisa:
Anima desolata all’aldiquà
Del fiume nero dove piange e trema
Lei quasi che bandita
Del suo poeta esclusa dal poema –
Al cieco, cieco muto
Del destinato asilo suo futuro
Infinita vita
 
 
 
 
Alitante allo specchio
Nostalgia di sospiro in laido vecchio
Nell’attimo che muore e che non muore-
Nessuna però mai
Fu più che voi Lichtlein:
Voi che la vita intera
Sbriciolaste di briciole carpite
A ciechi sguardi del distratto amore
Tremula carovana di formiche –
Voi somigliante all’arte
Delle vane inseguite
D’un solitario revocate carte:
Nel mucchio – via nel mucchio
Dolci cose inaudite