Corso di Lettura e Scrittura Poetica – 23 aprile

 

Iniziata la fase dell’editing dei testi dei partecipanti. Dopo aver visionato un testo tratto dai compiti per casa, editato nella misura di una costruzione ex novo da due poesie differenti, e dopo aver preso atto che l’editing implica un certo grado di complessità a volte difficilmente superabile (la bozza proposta, dall’archivio della Casa Editrice, era di mediocre livello), uno ad uno i partecipanti al Corso di Lettura e Scrittura Poetica hanno copiato una loro poesia alla lavagna e l’abbiamo valutata e lavorata assieme.

Ciò che è emerso è stato un percorso di rielaborazione del testo a prescindere dal suo significato per preferire un ritmo, un suono armonico delle parole che poi va a modificare il contenuto stesso. È emersa altresì la necessità di individuarne i punti d’appoggio al fine di comprenderne il registro e modificarne eventualmente il dettato. Un esempio su tutti: una poesia che legava l’atto di lavare dei vestiti con la lavatrice e a mano a una riflessione sui desideri. L’autore stesso non si era reso conto d’aver iniziato a utilizzare una terminologia presa da tale quotidianità specifica (esempio: carico di fiori che evocava il carico della lavatrice) e su questo abbiamo costruito una poesia che di fatto parlava di desideri ma attraverso la metafora del lavare i vestiti.

In questo è emersa però anche la difficoltà di accettare determinate modifiche nel momento in cui forma e contenuto dialogano fra di loro. Abbiamo quindi rivisitato una precedente lezione del Corso che faceva riferimento a un’intervista a Gian Mario Villalta a Una scontrosa grazia (Trieste) dove il poeta pordenonese aveva espresso la poesia come un partire da un punto A per arrivare a un punto B, trovandosi alla fine a un punto C che non ti aspettavi. L’editing in effetti necessita di un processo molto più lento di quello che può essere un incontro di due ore dove non c’è la possibilità della sedimentazione del testo, e l’urgenza del messaggio rischia di diventare troppo predominante.

La soluzione che più spesso abbiamo utilizzato, e che è il messaggio fondamentale del lavorare la poesia, è stato il togliere. Più elementi si tolgono, lasciando solo i residui più necessari della parola, più il testo diventa efficace ed evocativo. Per casa tre poesie a testa da inviare all’Editore che le girerà a un altro partecipante al fine di ottenere editing l’un l’altro.