Claudio Pozzani

Claudio Pozzani
 

foto di Dino Ignani

 
 
Vieni
accampiamoci qui
Questa notte
getterà le sue reti di gelo e stelle
su di noi
ma sapremo farci piccoli
abbracciandoci
per sgusciare tra le sue maglie
Stringimi come se il domani
dipendesse dalle tue braccia,
ne ho avuto abbastanza
di ombre appiccicose
bellicose
e di cuori appesi a un gancio
o sbriciolati in una zuppa di rancore.
Vieni
e non ti guardare indietro
in questa notte barbara
con il vento obliquo
che spara sputi e spilli
sui nostri visi,
vara i tuoi pensieri
scivolando la tua testa
nel mare calmo del mio torace
tra onde lunghe e bionde
e labbra socchiuse,
sagoma il tuo sonno
con i miei battiti e roncopatie
aspettando spalancati spazi
al di là delle tenebre.
Lacoonti siamo
dei nostri stessi stritolati sogni,
contro serpenti striscianti invidia
scagliati a noi come palle incatenate
Vieni
restiamo qui
ancora e sempre
in questa eternità provvisoria
e non facciamoci trovare mai più
neanche domani
quando orde di luci
scenderanno dalle pendici del sole
a colonizzare le ombre
ad asfaltare i misteri
a sterilizzare le alchimie
a smantellare la nostra barricata di abbracci
che non ha bisogno di domande
per essere una risposta.